La scoperta di Cristoforo Colombo segnò l’inizio di una disputa per il dominio sulle Nuove Terre tra Spagna e Portogallo, le due grandi potenze marittime cattoliche dell’epoca. Il contenzioso venne risolto il 7 giugno 1494 con il trattato di Tordesillas, stipulato grazie alla mediazione di papa Alessandro VI (al secolo Rodrigo Borgia). Alla Spagna sarebbero toccate tutte le terre (note e da scoprire) situate ad ovest della raya (la riga), un meridiano avente longitudine di 46° e 37’ Ovest e al Portogallo tutte le terre ad est.
Agli inizi del '500 (1519-1522) si compì anche la prima circumnavigazione della Terra. L'impresa è attribuita a Magellano (Fernão de Magalhães), anche se in realtà egli non riuscì a portarla a termine, in quanto venne ucciso nelle Filippine il 27 aprile 1521.
Il grande planisfero, realizzato su pergamena e collocato nella Sala Paolina dei Musei Vaticani, pur derivando da analoghi esemplari contemporanei, riveste un particolare interesse per quel che riguarda la rappresentazione del Continente Nuovo, notevolmente arricchita dalle scoperte effettuate da Giovanni da Verrazzano. La scritta Hyeronimus - DeVerrazzano faciebat, che compare in alto sul planisfero, attesta che l'autore dell'opera, realizzata nel 1529, fu Girolamo da Verrazzano.
Abile cartografo e fratello minore del navigatore fiorentino Giovanni, Girolamo accompagnò quest'ultimo nei viaggi di esplorazione che segnarono il primo coinvolgimento della corona francese nella scoperta di nuovi territori d’oltremare. I viaggi furono quattro, ma il più celebre fu il primo, effettuato nel 1524 a bordo della nave fornita da Francesco I, denominata la Dauphine (in onore del Delfino, suo primogenito): esso portò all’esplorazione del litorale atlantico del Nord America con la scoperta della regione che fu denominata Nova Gallia (Nuova Francia) o Verrazana.
Il secondo grande planisfero su pergamena (collocato nella Sala Paolina dei Musei Vaticani) di autore ignoto e databile intorno al 1530, rappresenta l’Oceano Atlantico e l'Oceano Pacifico: al centro è raffigurato il Mondo Nuovo, sulla destra sono mostrate le coste occidentali dell’Europa, dell’Africa e parte del Mediterraneo, mentre sul lato opposto sono visibili le coste della Cina.
L'Equatore e i Tropici sono indicati in rosso; nel Pacifico orientale spicca un grande rosone di 32 venti, e altri ne appaiono sparsi, con linee di direzione in nero e in rosso. In rosso è anche segnata la LINEA DIVISIONIS CASTELAE ET PORTUGAEN, vale a dire la linea immaginaria di demarcazione segnata da papa Alessandro VI Borgia con il trattato di Tordesillas (1494) per dividere i territori assegnati alla Spagna da quelli attribuiti al Portogallo.
Essendo una mappa di tipo nautico, sono riportate le indicazioni toponomastiche delle zone costiere, mentre rare sono quelle per l’interno, tra esse, vale la pena notare la figura del sovrano azteco Montezuma e della città di Tenochtitlàn mostrate nel particolare qui di seguito.