Ad arricchire le mappe continentali di Blaeu troviamo alcune rappresentazioni mitologiche. Queste immagini, a differenza delle scene di vita, non sono state inserite dal cartografo con lo scopo di dare ulteriori informazioni al lettore, ma svolgono una funzione puramente decorativa e riempitiva, rifacendosi alla tradizione del horror vacui. Questa espressione latina significa letteralmente “terrore del vuoto” e in arte designa la tendenza a riempire completamente l'intera superficie di un'opera con dei particolari finemente dettagliati. Nel Seicento, infatti, nonostante i numerosi viaggi di esplorazione esistevano zone d’ombra di cui non si conosceva molto e il disegno del mondo era ancora incompleto. Nelle mappe di Blaeu ad esempio, le scene mitologiche appaiono in punti ancora ignoti dei mari e degli oceani. Ogni mappa presenta una raffigurazione dell’immaginario mitologico ad eccezione della Mappa del continente europeo, probabilmente più conosciuto e quindi già molto ricco di dettagli ed informazioni riguardo alle sue terre e al suo mare.

Nell’Oceano Etiope (Ocean Ethiopien) vi è una scena raffigurante un tritone e una nereide. I tritoni derivano la loro immagine da Tritone e sono divinità marine, metà uomini e metà pesci, che hanno il potere di placare o di far agitare i mari al suono della buccina, conchiglia dalla forma ritorta. I tritoni fanno parte del corteo di Nettuno, il dio del mare, insieme alle nereidi. Queste ultime sono figlie di Nereo, da cui deriva il loro nome, e di Doride, a sua volta figlia di Oceano. Sono ninfe marine che proteggono i naviganti e vengono descritte come giovani fanciulle di bell’aspetto, talvolta a cavallo di animali marini. Tra loro si ricordano Galatea, amata da Polifemo, Teti, madre di Achille, e Anfitrite, sposa di Nettuno. Le numerose rappresentazioni di questi personaggi mitologici, come quelle che decorano il pavimento delle Terme di epoca romana di Via Terracina a Napoli, o i soffitti del Palazzo Milzetti a Faenza, hanno aiutato a poter identificare questa scena.

Nella parte inferiore dell’immagine, una scimmia guarda verso la rappresentazione mitologica sedendo su un cartiglio scientifico ove viene spiegata la maniera di calcolare le distanze tra due luoghi sulla Terra utilizzando il metodo del “Triangolo Sferico”.

Nella mappa dell’America al di sotto dell’equatore, si articola una complessa raffigurazione mitologica. Si tratta del Trionfo di Nettuno, dio del mare che ha la facoltà di scatenare violente tempeste e al contempo di placarle. I marinai ne invocano la protezione per assicurarsi una navigazione tranquilla e priva di pericoli. Il dio, dalle sembianze di vecchio, con barba e lunghi capelli, è raffigurato nell’atto di impugnare il tridente, in groppa a un pesce. Al suo fianco troviamo sua moglie, la nereide Anfitrite, rappresentata con capelli sciolti in groppa a un enorme pesce. Le due divinità sono accompagnate da un corteo di tritoni e nereidi a cavallo di animali marini.

Immagine
trionfo di nettuno

Trionfo di Nettuno. Particolare della Nova Totius Americæ Sive Novi Orbis Tabula

Autore
Willem Janszoon Blaeu (Alkmaar 1571 - Amsterdam 1638)