Commedie, drammi, tragedie nascondono quasi sempre trame d’amore e capita che le parole degli amanti s’avvolgano tra i rami, le siepi e i fiori.
Conversazioni e gesti vi si rifugiano per evadere dalla meschinità e dalla brutalità del mondo.
Il giardino, di per sé artificiale, copre l’amore.
E le tecniche cinematografiche sono complici di una segretezza, di una separazione che solamente gli innamorati richiedono: piani ravvicinati attorno a una panchina, o stretti attorno ai protagonisti tra le siepi (Les amants di Louis Malle).