Le immagini degli handicappati nella storia
Permanenze e cambiamenti
Angelo Errani
(Da “Le immagini degli handicappati nella storia”, in Canevaro, Goussot a cura, La difficile storia degli handicappati. Carocci, Roma, 2000).
Il linguaggio delle immagini, a differenza di quello delle parole che riconosce gli oggetti reali nominandoli e pensandoli per convenzione, riconosce gli oggetti perché li vede e li riflette attraverso l’analogia , la verosimiglianza. Mentre la funzione referenziale delle parole non mette direttamente in rapporto con il mondo degli oggetti reali, ma con il mondo percepito nell’ambito delle forme culturali e ideologiche di una data società, la funzione referenziale delle immagini mantiene sempre una relazione con la realtà, perché con questa ha un rapporto mimetico, nel senso etimologico del termine, cioè quello del mimo che agisce in teatro con comportamenti simili a quelli veri.