Immagine
L’immagine raffigura una carta celeste che rappresenta le principali stelle e costellazioni del cielo.

Carta celeste. Particolare della Nova Totius Terrarum Orbis Tabula

Autore
Frederick De Wit (Gouda 1629 - Amsterdam 1706)

Nella parte inferiore della mappa, una carta celeste rappresenta le principali stelle e le costellazioni del cielo. De Wit riproduce le costellazioni fino ad allora conosciute dell’emisfero boreale (a sinistra) e dell’emisfero australe (a destra) con i loro nomi in latino. Tra queste costellazioni possiamo riconoscere le quarantotto costellazioni descritte da Tolomeo, importante astronomo greco del I secolo d.C., nel suo trattato Almagesto, tra le quali le dodici costellazioni dello Zodiaco. De Wit riporta anche le costellazioni del cielo australe, ancora sconosciute all’astronomo greco. Infatti, le grandi scoperte dovute alle esplorazioni del XVII e del XVIII secolo introdussero le nuove costellazioni dell’emisfero australe. Fu molto importante anche il contributo dell’appassionato di astronomia Johann Bayer che nel 1603 pubblicò Uranometria, il primo atlante stellare che propose nuovi raggruppamenti di stelle del cielo australe, come per esempio il Camaleonte, il Pavone, l’Uccello del paradiso.