Le mappe di Blaeu contengono numerose e precise descrizioni delle nuove terre scoperte, riservando una particolare attenzione alle peculiarità di questi luoghi e ai prodotti che possono offrire. Sono inoltre presenti cartigli/annotazioni che raccontano brevemente la storia di alcuni viaggi intrapresi, riportando anche le date e i nomi dei coraggiosi esploratori.

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L’immagine raffigura un cartiglio circondato dai ritratti di sei importanti esploratori.

Cartiglio esploratori. Particolare della Nova Totius Americæ Sive Novi Orbis Tabula

Autore
Willem Janszoon Blaeu (Alkmaar 1571 - Amsterdam 1638)

Nell’angolo inferiore destro della mappa dell’America un cartiglio con testo in francese racconta la scoperta del Nuovo Mondo e dello Stretto di Magellano. È sormontato da una sfera armillare e completato ai lati dalla raffigurazione di due famosi navigatori: Cristoforo Colombo (a sinistra) e Amerigo Vespucci (a destra). Il primo, raffigurato in abiti militari con armatura ed elmo, tiene nella mano sinistra uno scandaglio, il secondo invece regge un compasso e un astrolabio. I due navigatori sono identificati dal loro nome scritto in latino sui due bordi del cartiglio. Nella parte sottostante il cartiglio campeggiano quattro medaglioni a forma circolare contenenti i ritratti dei navigatori a cui si attribuiscono i primi giri del mondo: Ferdinando Magellano, Francis Drake, Thomas Cavendish e Olivier van der Noort. Il cartiglio riporta la frase: Le portrait des quatre Heros de la Mer qui on fait le tour de la Terre pasant pasant par le detroit de Magellan  ovvero Il ritratto dei quattro Eroi del mare che fecero il giro della Terra passando per lo stretto di Magellano.

Amerique quatriesme partie du monde que l’on appelle ordinairem nouveau monde, fut premierement descouverte l’an 1492 par Christofle Colomb Geneuois sous les auspices du Roy de castille. En suite elle fut descouverte encor davantage par les navigations d’Americ Florentin, qui donna so nom à l’Amerique eurion l’an 1497 mais l’an 1520 Ferdinand Magellan fut le premier qui ouu... les dernieres terre du Cost du Mids ayant  trouué le destroit qui fut appelle de son nom Magellan.

L’America, quarta parte del mondo, che di solito viene chiamata il Nuovo Mondo, fu scoperta per la prima volta nel 1492 da Cristoforo Colombo genovese sotto gli auspici del re di Castiglia. Successivamente fu scoperto ancora di più dalle navigazioni di Amerigo Vespucci, che diede il suo nome all'America nell'anno 1497. Ma nell'anno 1520 Ferdinando Magellano fu il primo che oltrepassò le ultime terre [dalla costa del Mids] avendo trovato lo stretto che fu chiamato dal suo nome Magellano.

 

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L’immagine raffigura il Capo di Buona Speranza e la relativa didascalia esplicativa.

Capo di Buona Speranza. Particolare della Nova Africae Geographica et Hydrographica Descriptio

Autore
Willem Janszoon Blaeu (Alkmaar 1571 – Amsterdam 1638)

I cartigli riportano riferimenti a celebri imprese esplorative, come quello che si trova nella mappa dell’Africa. Esso è dedicato al navigatore portoghese Vasco de Gama che nel 1498 raggiunse per primo le coste indiane via mare, doppiando il Capo di Buona Speranza e riportando notizie dei Monti della Luna (noti dall’Ottocento come catena del Kilimangiaro, nella regione di Zanzibar).

On n’a point ceu iusques ou cette partie d’Afrique au de la les monts de la Lune que les Arabes nomment Zanzibar s’est estendue sinon en l’annee 1494 que Vasco de Gama a heureusement double la Cap de Bonne Esperanse a decouvert les Indes Orientales au nom d’Emanuel premier de nom Roy de Portugal.

“Non abbiamo sentito parlare di questa parte dell'Africa dove si estendono le montagne della Lune e che gli arabi chiamano Zanzibar fino all'anno 1494, quando Vasco da Gama ha fortunatamente doppiato il Capo di Buona Speranza e ha scoperto le Indie Orientali in nome di Emanuel Re del Portogallo”.

Le rappresentazioni di alcune isole sono inoltre accompagnate da brevi didascalie che ne elencano i prodotti tipici (spezie, piante…): così, nel Mare d’Arabia e d’India si legge dell’isola di Zocotora – dalla quale proviene l’Aloe – delle Isole Maldive – piene di luoghi inabitabili e le cui popolazioni si nutrono di noci di cocco e dell’isola di Ceilon (attuale Sri Lanka) da cui proviene la migliore cannella.

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L’immagine raffigura diverse isole accompagnate da brevi didascalie che ne descrivono i prodotti tipici (piante, spezie, frutti).

Isole. Particolare della Nova ex exacta Asiae geographica descriptio

Autore
Willem Janszoon Blaeu (Alkmaar 1571 – Amsterdam 1638)

De l’Isle de Zocotora jadis Dioscoriada vient l’excellent Aloe appellé Zocotrin qui nous est amené.

Dall’Isola di Zocotora, anticamente Discoriada, proviene l’eccellente Aloe Zocotrin che ci viene portata.

 

L’Isles de Maldives a ause le la multitude de leux caches sont immortables, carelles fontplus de 11ooo en nombre et sont enfoncees et rendu plaines. les unes desquelles sont habitables et les autres a cause qu’elle cachees sont inhabitables. La grande abondance de noix d’inde qu’on appelle coquos nourrit les habitants.

L'isole delle Maldive hanno anche una moltitudine di luoghi nascosti che [non si possono] immortalare, perché sono più di 11000 di numero, sono infossati e pianeggianti. Alcune di queste pianure sono abitabili e altre a causa del loro essere nascoste sono inabitabili. La grande abbondanza di noci d’India chiamate cocchi nutre la gente del posto.

 

Dans l’Isle de Ceilan croit la melleure canele et cela en grande quantité qu’on l’apporte de la pour la distribuer par tout le monde.

Nell’Isola di Ceilan cresce in gran quantità la migliore cannella che viene distribuita a tutto il mondo.