Vincenzina De Girolami Moroni, ha raccontato spesso episodi della vita scolastica e quotidiana del marito, mantenendo vivo il suo ricordo e il suo operato. 
Nel testo che segue un sommario dell’operato del maestro da lei scritto negli ultimi anni (2008).

L’ultimo invito che Moroni ricevette da parte di una direttrice didattica, di incontrare le insegnanti del suo circolo, risale agli inizi degli anni Novanta. Non accettò l’invito ma raccomandò che si leggesse il suo libro “Arte per nulla” che lui chiamava “il mio sillabario” e, possibilmente, farlo proprio. 

Era lontano dalla scuola da parecchi anni e già non si sentiva bene in salute. Inoltre ricordava con rammarico un certo disagio degli insegnanti, di alcuni insegnanti, i quali, incontrandolo, erano soliti affermare che per applicare il suo “metodo” fattivamente sarebbe occorsa la sua presenza diretta nella classe perché, diversamente, i risultati avrebbero deluso le aspettative. Continua a leggere l'articolo