Robert Doisneau (Gentilly 1912- Parigi 1994), fotografo francese. 

Robert Doisneau, ritrattista di scrittori e artisti, è noto soprattutto come fotografo di bistrot, di atelier e di gallerie d’arte. Tra i suoi soggetti, prevalgono uomini e donne della capitale francese e non solo. Doisneau, infatti, è sempre attento a catturare in uno scatto i bambini della strada, del centro come della periferia; li immortala negli aspetti più quotidiani della loro vita: alle prese, ad esempio, con i loro giochi infantili, con l’attraversamento di una strada o nell’acquisto del latte, ma sempre e comunque con uno sguardo curioso e un fare esplorativo.  

Vivian Maier (New York 1926- Chicago 2009), fotografa statunitense.  

La sua attività artistica è rimasta sconosciuta fino a pochi anni fa, quando un giornalista americano, John Maloof, impegnato nella ricerca di foto d’epoca per un suo libro su Chicago, pone l’attenzione su una vasta quantità di negativi e rullini ancora da sviluppare, rinvenuti all’interno di una cassa, acquistata nel 2007, in occasione di un’asta.  

Dopo aver compiuto una serie d’indagini, John Maloof scopre che la proprietaria e l’autrice dei negativi, non è una fotografa professionista, ma una bambinaia di Chicago, Vivian Maier.  

Nel tempo libero, Vivian Maier, andava in giro per la città scattando innumerevoli foto di vita quotidiana. Non a caso, i suoi lavori sono definiti street photos ante litteram e i bambini di strada vi occupano un posto preponderante, ripresi quasi sempre nei momenti più ludici e aggregativi.  

Walter Rosenblum (New York 1919-2006), fotografo statunitense.  

Walter Rosenblum è una figura di rilievo per la storia della fotografia americana e non solo. Il suo obiettivo riesce a immortalare i fatti più importanti dell’età moderna (dalla grande Depressione alla Seconda Guerra Mondiale), cogliendone le trasformazioni sociali, specie quelle delle minoranze etniche.  

Nel 1938, in particolare, lavorando alla serie Pitt Street, nel documentare scene tratte dalla vita quotidiana, fotografa i giochi di strada dei bambini che vivono ai margini della società: scene che ritorneranno di frequente anche nelle successive opere. 

Diane Arbus (New York 1923- Greenwich Village 1971), fotografa statunitense. 

La scelta dei soggetti nelle fotografie di Diane Arbus cade principalmente sugli esseri umani, adulti o anche bambini, che la società colloca ai margini, per una presunta o manifesta anormalità- nani, transessuali, nudisti, malati mentali e artisti del circo. Soggetti che Diane Arbus incontra per le strade di New York, nei parchi pubblici o all’interno di locali o camere d’albero di second’ordine. 

Gabriele Basilico (Milano 1944-2013), fotografo italiano.  

All’interno della produzione fotografica di Gabriele Basilico, interamente dedicata alle trasformazioni del paesaggio urbano contemporaneo e all’indagine del rapporto tra l’uomo e lo spazio costruito, la serie fotografica, intitolata Glasgow. Processo di trasformazione della città, appare estremamente singolare. Sono i bambini a Calcare la scena urbana proposta nelle sue foto, a operare una fondamentale trasformazione: convertire le rovine del dopoguerra in spazi da gioco.