Per “educazione cosmica” Maria Montessori intende l’ambizioso progetto educativo che avrebbe permesso alla bambina e al bambino tra i 6 e i 12 anni di organizzare il proprio “piano astratto dello spirito”, perseguendo dimensioni planetarie e olistiche. La parola cosmo deriva dal greco “kosmos” che significa “ordine” o meglio “un tutto regolato da un ordine”. Trasportato nell’ambito montessoriano, tale ordine trova espressione nella visione cosmica, come modo di guardare al mondo nella sua unitarietà su vastissima scala, al cui interno tutti gli esseri inorganici e organici sono ecologicamente legati fra loro in innumerevoli modi “per formare un tutto unico”. Esseri umani, animali, piante e tutti gli altri oggetti del creato abitano il piano cosmico, che consiste in una struttura integrata (o organizzazione cosmica) dove tutto quello che esiste ha un compito da realizzare, seguendo un disegno di tipo globale, in correlazione con una moltitudine di altri mandati. 

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Schema

Disegno di Fulvio Honegger

Autore
Fulvio Honegger

«La vita umana dipende dal lavoro di tutti: la casa che abitiamo, il frutto che mangiamo, il vestito he indossiamo, il carbone che ci riscalda, il letto che ci accoglie, tutto dobbiamo ad altri uomini. […] Allora è chiara la funzione vitale, quando appare che ogni vita è un operaio del bene universale – e non un semplice goditore dell’ambiente, né un adoratore del proprio perfezionamento» (Montessori, Che cos’è l’educazione cosmica). Come scrive Maria Montessori, per educazione cosmica “intendiamo una preparazione effettiva delle nuove generazioni a comprendere che l’umanità intera tende a unirsi in un solo organismo”. In altre parole, l’educazione cosmica permette alla bambina e al bambino di prendere consapevolezza e familiarità con compiti e doveri di tipo globale, compresi come necessari al funzionamento dell’intero sistema mondo, che implica la presa di responsabilità, nella sua anche piccola dimensione quotidiana, da parte di tutti, anche al fine di rafforzare “legami di interdipendenza e di solidarietà sociale fra i popoli di tutta la terra”. La sottolineatura di Maria Montessori a vedere oltre, a scorgere legami e approfondire connessioni trova esito nel richiamo alla responsabilità affidata all’educazione di costruire la pace, intesa come una delle principali «questioni sociali» che coinvolgono l’intera umanità che da un lato consente lo «sviluppo di valori umani», dall’altro contribuisce a rendere l’umanità consapevole dei suoi fini, fini del suo operare nell’economia del tutto. La coesistenza pacifica è dunque l’obiettivo più importante e urgente, verso il quale dovranno convergere gli interessi di tutti poiché riguarda il destino comune. In questa missione, che Montessori definisce appunto “cosmica”, non sono sufficienti gli sforzi politici rivolti a evitare le guerre, è necessario che l’umanità intera sia educata a questo compito, resa consapevole che la pace è un principio regolatore delle relazioni umane che appartiene alla natura stessa dell’essere umano. L’educazione cosmica conserva una forte attualità per la sua connotazione interdisciplinare, la visione unitaria delle conoscenze e la capacità di contenere i concetti di educazione “ecologica”, “alla pace” e “alla mondialità”, coniugandoli con implicazioni etiche ed estetiche.

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Disegno

La pace è la nostra libertà

Autore
Scuola di Bagni di Lucca, classe IV, insegnante Maddalena Taliani
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Disegno

La foresta è la madre delle sorgenti

Autore
Claude e Arlette Barré