Piano anagrafico
Denominazione della Struttura
Scuola Secondaria di primo grado "G. Gatti"
City
Fiorenzuola d'Arda (Piacenza)
Address
Via San Bernardo, 10
Iniziativa del progetto
Year Project
Referente
Bianca Maria Maggi
Nicoletta Fedeli
Mariella Oltermonti
Website
E-mail
pcic818008@istruzione.it
Piano di Identificazione
Who is the initiative for?
from primary to middle school (5/6 - 12/13 yrs)
Number of participants
30
Type of intervention
Rapporto con i curricoli scolastici
in ampliamento
Direzione educativa trasversale
Anno
2017/2018
Numero insegnanti, operatori, educatori coinvolti
3
Objectives of the project
Far riflettere gli studenti sul concetto di fragilità, partendo dagli effetti drammatici dei recenti terremoti che hanno sconvolto l’Italia. La fragilità non è solo quella delle nostre case e del costruito delle nostre città, ma anche quella umana di chi si trova a perdere persone care, affetti, luoghi del quotidiano. In particolare:
Sviluppo competenze di cittadinanza:
- Costruire e consolidare le competenze di base.
- Sviluppare competenze trasversali di ascolto, riflessione e sperimentazione.
- Accrescere l’integrazione tra alunni con diversi profili scolastici, stimolandoli a condividere le proprie competenze ed individuare le strategie utili ai diversi stili di apprendimento.
- Attivare processi di appartenenza ai gruppi di pari, con azioni sinergiche che stimolano comportamenti sociali positivi in un clima di valorizzazione dei rapporti interpersonali.
- Innescare dinamiche di partecipazione attiva e di sostegno ai ragazzi nell'assunzione di responsabilità.
- Valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente.
- Elaborare il concetto di autostima personale, cioè una valutazione realistica delle proprie caratteristiche, capacità e comportamenti.
Obiettivi di apprendimento:
- Sviluppare e potenziare la creatività e l’espressività attraverso l’uso di codici diversi.
- Potenziare le competenze comunicative, espressive e grafico-pittoriche.
- Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni e per rappresentare e comunicare la realtà percepita.
- Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali.
- Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuovi elaborati.
- Acquisire competenze digitali per la rappresentazione e valorizzazione del territorio in esame.
Duration of activity
month(s)
Space of activity
laboratorio scolastico (classe, atelier)
Piano Pedagogico
Dimensione di apprendimento
Descrivere in breve le conoscenze di base
Conoscenze di base rispetto al patrimonio artistico delle zone colpite dal terremoto negli ultimi anni.
Approfondimento
Descrivere in breve l'approfondimento
Identificare il prima e il dopo relativo ad edifici o porzioni di territorio delle zone terremotate in questi ultimi anni.
Riflettere sull'archetipo della casa (a livello emotivo, grafico, simbolico).
Riflettere sull'archetipo della casa (a livello emotivo, grafico, simbolico).
Reworking
Descrivere in breve la rielaborazione
Realizzazione di un elaborato artistico con materiale di recupero che rimanda alla forma archetipica della casa e porta a riflettere sulla fragilità delle nostre case e di noi stessi.
Dimensione socio-relazionale
Autonomia
Collaboration
Cooperation
Short description of the project
L’attività laboratoriale coinvolge molto i ragazzi, attivando abilità spesso connesse alle intelligenze multiple. Lavorare in gruppo secondo varie modalità, affrontare i contenuti da vari punti di vista, proporre un’ampia gamma di attività entro spazi differenti rappresentano una modalità utile per offrire una pluralità di stimoli intellettivi utili per l’apprendimento non solo disciplinare ma anche in merito all’ambito di competenze di cittadinanza attiva. L’espressione artistica può sollecitare l’alunno ad impegnarsi di più o meglio nell’attività, può aumentare il grado di autostima, di sicurezza e l’entusiasmo di partecipare: stare bene a scuola può accompagnare dal disagio al successo scolastico.
Fasi del progetto
Fase Iniziale
Activities carried out by users (students and / or museum audiences)
I terremoti in Italia negli ultimi anni: individuazione aree geografiche, conoscenza e riflessione sulle conseguenze a livello materiale ed emotivo.
Activities carried out by the project representatives (teachers and / or museum / cultural educators)
Definizione gruppi di lavoro e attività da far svolgere.
Reperimento materiale di recupero per la realizzazione dell'elaborato (presso centro ReMida)
Reperimento materiale di recupero per la realizzazione dell'elaborato (presso centro ReMida)
Fase Intermedia
Activities carried out by users (students and / or museum audiences)
Attività svolte in gruppi: ricerca immagini ante e post terremoto delle zone colpite; preparazione diapositive che contengono le immagine stampate; unione delle diapositive attraverso fili per cucire; preparazione e inserimento delle lenti di occhiali.
Activities carried out by the project representatives (teachers and / or museum / cultural educators)
Coordinamento delle diverse attività dei gruppi.
Fase Finale
Activities carried out by users (students and / or museum audiences)
Conclusione dell'elaborato artistico.
Documentazione fotografica dell'elaborato realizzato.
Riflessioni sul tema della fragilità.
Registrazioni audio di spiegazione dell'attività svolta.
Illustrazione del progetto e delle sue finalità agli alunni delle altre classi.
Documentazione fotografica dell'elaborato realizzato.
Riflessioni sul tema della fragilità.
Registrazioni audio di spiegazione dell'attività svolta.
Illustrazione del progetto e delle sue finalità agli alunni delle altre classi.
Activities carried out by the project representatives (teachers and / or museum / cultural educators)
Raccolta materiali fotografici, audio e testi per realizzare un video esplicativo.
Conduzione attività interdisciplinari di riflessione sul concetto di fragilità all'interno delle classi.
Conduzione attività interdisciplinari di riflessione sul concetto di fragilità all'interno delle classi.
Results of the project
<p>Con l’opera “FRAIL MEMORIES FROM ITALY” abbiamo voluto meditare e far meditare sul terremoto che ha afflitto l’Italia negli ultimi anni. E’ una riflessione sulla fragilità delle nostre case, del nostro Paese e anche di noi stessi.</p>
<p>DESCRIZIONE DELL'OPERA</p>
<p>Le diapositive, legate da un filo, vanno a costruire la forma elementare della casa. Sulle diapositive sono incollate immagini dei luoghi colpiti dal terremoto in questi ultimi anni: le regioni del Centro Italia, l’Emilia Romagna, la città dell’Aquila.</p>
<p>Le fotografie sono accoppiate tra di loro e rappresentano città, borghi, monumenti prima e dopo il terremoto. Il contorno della casa di colore verde, il corpo bianco e la porta rossa rimandano ai colori della nostra bandiera.</p>
<p>Al di sotto della casa sono appese delle lenti di occhiali. Una lente d’ingrandimento completa l’opera.</p>
<p>VALORE SIMBOLICO</p>
<p>La forma della casa rimanda all’archetipo stesso dell’abitazione: un quadrato e un triangolo sovrapposti, tanto spesso disegnati da noi tutti quando eravamo piccoli, simbolo più o meno consapevole di protezione, sicurezza, rifugio.</p>
<p>Le frequenti riflessioni sul terremoto e sulle sue conseguenze ci hanno portato a riflettere però sul concetto di fragilità (le case possono tremare e crollare) e su quello di precarietà (cosa vuole dire davvero perdere la nostra casa, vivere in condizioni di incertezza, perdere a causa del terremoto affetti, persone care, luoghi della nostra quotidianità?).</p>
<p>Questo concetto di FRIALITY abbiamo voluto renderlo attraverso la mobilità delle diapositive: non solo il prima e il dopo si possono alternare con estrema facilità, ma anche il distacco di una sola diapositiva, legata con un sottile filo, può trascinare con sé nella caduta molte altre.</p>
<p>Nella cornice verde è riportata la frase “FRAIL MEMORIES FROM ITALY”. Tra una parola e l’altra vi sono piccole mappe dell’Italia e delle regioni colpite dal terremoto.</p>
<p>La parola “MEMORIES” rimanda invece all’acquisizione di un ricordo dell’Italia, di questo Bel Paese meta di turismo e oggetto di tanti scatti di fotografie e diapositive, cartoline inviate, disegni e dipinti (dal periodo del Grand Tour sino a oggi). Un Paese su cui si pone lo sguardo del turista, sui suoi capolavori artistici più famosi sino al paesaggio, con le sue città e i borghi più antichi.</p>
<p>Ma è lo sguardo da turista che vorremmo far diventare più profondo, proponendo una visione che dovrebbe essere meno superficiale, guardando al dramma che si è svolto con occhio più attento.</p>
<p>A questo invitano le lenti degli occhiali e la lente d’ingrandimento: ad avvicinarci, guardare, osservare e capire in modo più consapevole.</p>
<p>DESCRIZIONE DELL'OPERA</p>
<p>Le diapositive, legate da un filo, vanno a costruire la forma elementare della casa. Sulle diapositive sono incollate immagini dei luoghi colpiti dal terremoto in questi ultimi anni: le regioni del Centro Italia, l’Emilia Romagna, la città dell’Aquila.</p>
<p>Le fotografie sono accoppiate tra di loro e rappresentano città, borghi, monumenti prima e dopo il terremoto. Il contorno della casa di colore verde, il corpo bianco e la porta rossa rimandano ai colori della nostra bandiera.</p>
<p>Al di sotto della casa sono appese delle lenti di occhiali. Una lente d’ingrandimento completa l’opera.</p>
<p>VALORE SIMBOLICO</p>
<p>La forma della casa rimanda all’archetipo stesso dell’abitazione: un quadrato e un triangolo sovrapposti, tanto spesso disegnati da noi tutti quando eravamo piccoli, simbolo più o meno consapevole di protezione, sicurezza, rifugio.</p>
<p>Le frequenti riflessioni sul terremoto e sulle sue conseguenze ci hanno portato a riflettere però sul concetto di fragilità (le case possono tremare e crollare) e su quello di precarietà (cosa vuole dire davvero perdere la nostra casa, vivere in condizioni di incertezza, perdere a causa del terremoto affetti, persone care, luoghi della nostra quotidianità?).</p>
<p>Questo concetto di FRIALITY abbiamo voluto renderlo attraverso la mobilità delle diapositive: non solo il prima e il dopo si possono alternare con estrema facilità, ma anche il distacco di una sola diapositiva, legata con un sottile filo, può trascinare con sé nella caduta molte altre.</p>
<p>Nella cornice verde è riportata la frase “FRAIL MEMORIES FROM ITALY”. Tra una parola e l’altra vi sono piccole mappe dell’Italia e delle regioni colpite dal terremoto.</p>
<p>La parola “MEMORIES” rimanda invece all’acquisizione di un ricordo dell’Italia, di questo Bel Paese meta di turismo e oggetto di tanti scatti di fotografie e diapositive, cartoline inviate, disegni e dipinti (dal periodo del Grand Tour sino a oggi). Un Paese su cui si pone lo sguardo del turista, sui suoi capolavori artistici più famosi sino al paesaggio, con le sue città e i borghi più antichi.</p>
<p>Ma è lo sguardo da turista che vorremmo far diventare più profondo, proponendo una visione che dovrebbe essere meno superficiale, guardando al dramma che si è svolto con occhio più attento.</p>
<p>A questo invitano le lenti degli occhiali e la lente d’ingrandimento: ad avvicinarci, guardare, osservare e capire in modo più consapevole.</p>
Indica quali sono le modalità che hanno garantito la fruizione del patrimonio
Prevalentemente icongrafico
Continuità del progetto negli anni
E' prevista una continuità del progetto negli anni: l'elaborato, per le sue caratteristiche materiche, necessita di manutenzione continua a cui provvedono gli alunni degli anni scolastici successivi, "adottando" annualmente il manufatto. Gli interventi conservativi diventano il pretesto per far riflettere le classi sul tema della fragilità.
Materiali richiesti per l'attività
Materiali prodotti
audiovisivi - video
audiovisivi - fotografie
audiovisivi - audio
Autore scheda
Bianca Maria Maggi (docente)
Materiale di recupero (diapositive, fili da cucito, lenti di occhiali)