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Il Blu Egizio

Parole chiave
Descrizione

All'interno della sala viene trattato il pigmento blu egizio in due ambiti: quello chimico e quello artistico.

Il pigmento blu egizio essendo composto da Silice, Carbonato di Calcio, Ossido di Rame e Carbonato di Sodio, rende le sue molecole, una volta esposte alla luce visibile, fluorescenti; grazie a questa proprietà, il pigmento è riconoscibile in alcune opere d'arte da delle macchine a raggi X.

Studiando Raffaello Sanzio, abbiamo scoperto che è l'unico artista rinascimentale ad utilizzare il pigmento blu egizio nella sua opera del 1512, "Il Trionfo di Galatea", conservata oggi nella Villa Farnesina a Roma. L'artista utilizza tale pigmento intenzionalmente per avvicinarsi al mondo classico narrato nel dipinto.

Abbiamo creato questa sala per tutti coloro che, come noi, sono affascinati da come, ad esempio, un semplice pigmento possa essere utile in altri campi e non solo nella pittura. 

(Svolgere il QUIZ dopo aver visitato l'intera sala).

Documenti
Sitografia
Autore/i
Benedetta Biagi, Alice Menarini