L'arte del XX secolo, soprattutto a partire dagli anni ‘60, focalizza l'attenzione sul cibo come oggetto di consumo. Lo scultore svedese Claes Oldenburg enfatizza questa visione attraverso la realizzazione di sculture in gesso dipinto, raffiguranti, in scala decisamente sovradimensionata, prodotti alimentari del quotidiano come gelati, hot-dog, dolci… offerti al palato dei consumatori. Viceversa, Daniel Spoerri, con i tableaux-pièges (letteralmente “quadri-trappola”) mostra i residui dei singoli pasti, segno dell’“avvenuto atto alimentare”. Piatti, posate, vassoi sono fissati al supporto tavolo e, insieme al tavolo, appesi al muro, proponendo all'osservatore un'insolita visione verticale.

Claes Oldenburg (1929, Stoccolma), è un'artista svedese. Le opere proposte in questo percorso rinviano a “The Store”, un vero e proprio negozio allestito dall'artista all'interno del suo studio sul Lower East Side di Manhattan, dove esponeva i lavori come merce da acquistare. Le opere, all'apparenza soffici, sono sculture realizzati in gesso dipinto dai colori accesi e di differenti dimensioni e rappresentano prodotti di consumo come gelati, hot-dog e patatine. Costituiscono una critica alla società consumistica americana dove tutto è in vendita e anche i beni alimentari sono ridotti a prodotti commerciali.

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Claes Oldenburg | The Store

Autore
The Museum of Modern Art

Daniel Spoerri (1930 Galaçti, Romania), scultore svizzero di origine romena. Le opere proposte in questo percorso appartengono alla collezione “Tableaux Piège”, la cui prima esposizione risale al 1960. L'artista stesso ne fornisce una descrizione: “Oggetti trovati casualmente in situazioni di disordine o di ordine vengono fissati al loro supporto esattamente nella posizione in cui si trovano. L'unica cosa che cambia è la posizione rispetto all' osservatore: il risultato viene dichiarato un quadro, l'orizzontale diventa verticale. Esempio: i resti di una colazione vengono attaccate al tavolo e virgola insieme al tavolo, appesi al muro”.

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