Nella mappa possiamo vedere che al centro dell’universo non c’è la Terra, ma il Sole (Sol), rappresentato da Apollo con la cetra, uno dei suoi attributi insieme alla corona di alloro, l’arco e le frecce. Attorno troviamo le orbite dei pianeti di ampiezza progressivamente crescente: Mercurio (Orbis Mercurii), Venere (Orbis Veneris), la Terra (Orbis Telluris) con la Luna (Orbis Lunae), Marte (Orbis Martis), Giove (Orbis Iovis) e Saturno (Orbis Saturni). Urano e Nettuno non sono rappresentati perché al tempo ancora non conosciuti, furono scoperti verso la fine del XVIII secolo e nel XIX secolo. Tutti i pianeti, con l’eccezione della Terra, e la Luna sono illustrati attraverso la rappresentazione dei “Carri dei Pianeti”, seguendo così una tradizione iconografica molto diffusa nel Rinascimento: il pianeta viene rappresentato attraverso l’immagine della divinità omonima seduta su un carro trainato da animali sempre diversi (cigni, aquile, lupi,…).
Mercurio, messaggero de-gli dei, riconoscibile dall’elmo alato e il caduceo, bastone alato con due serpenti attorcigliati. Venere, dea dell’amore, viene rappresentata seduta su un carro trainato da cigni e accompagnata dal figlio Cupido che tiene in mano arco e frecce. La Luna (Selene) rappresentata con in mano una torcia e sulla testa una luna crescente. Le due figure nella parte anteriore del carro potrebbero essere Artemide, dea della caccia, ma anche personificazione della luna crescente, ed Ecate, personificazione della luna calante. Marte, dio della guerra, è rappresentato con armatura, elmo, lancia e mantello. Giove, padre di tutti gli dei, è rappresentato con lunghi capelli, barba e la saetta, suo simbolo, nelle mani. Saturno, padre di Giove e dei primi dei, viene rappresentato come uomo anziano con barba e falce.