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CENTO ORTI E VENTI MULINI: UN CANALE ROMAGNOLO DA (RI) SCOPRIRE

Denominazione della Struttura
Istituto comprensivo 7, L.Orsini - Imola, Bologna
Città
Imola, Bologna
Indirizzo
Via Vivaldi, 76
Iniziativa del progetto
Anno Iniziativa
E-mail
boic85600p@istruzione.it
Partenariati
- Archivio del Consorzio di miglioramento fondiario degli utenti del Canale dei Molini di Imola e Massalombarda, Imola
- Istituto tecnico agrario e chimico Scarabelli - Ghini, Imola
- Archivio storico comunale, Imola
- Musei Civici, Imola
- Associazione Arte.Na, Imola
- Associazione ScienzAE, Imola
A chi è rivolta l’iniziativa
prima infanzia (0-5 anni)
scuola primaria (5-10 anni)
scuola secondaria di primo grado (11-13 anni)
scuola secondaria secondo grado (14-18 anni)
Numero di partecipanti
400
Rapporto con i curricoli scolastici
in continuità
in ampliamento
Direzione educativa trasversale
Anno
2015/2016
Obiettivi del progetto
  • 1) Promuovere la conoscenza del canale dei molini di Imola e Massalombarda.
  • 2) Valorizzare l'opera idraulica del canale dei molini di Imola e Massalombarda.
  • 3) Realizzazione di percorsi progettuali da parte degli studenti.
Durata dell’attività
annuale
Spazio dell’attività
sale del museo/archivio
laboratorio scolastico (classe, atelier)
istituti di cultura (biblioteche, centri documentazione etc.)
altro
Descrivere in breve le conoscenze di base
Gli studenti grazie alle visite guidate del bene, ai laboratori, alle lezioni degli insegnanti e degli esperti ed alle fonti archivistiche hanno approfondito la conoscenza del canale romagnolo così come del patrimonio materiale ed immateriale ad esso collegato.
Descrivere in breve l'approfondimento
I specifici curriculi in ambito antropologico, espressivo e scientifico-tencologico sono stati affrontati in modo multidisciplinare fornendo così diverse chiavi di lettura e spunti d'approfondimento per la conoscenza ed analisi del patrimonio materiale e immateriale (analisi dei mulini, dell'opera di canalizzazione, saperi e pratiche dell'artigianato, coltivazioni tradizionali). I laboratori ed attività svolti dagli studenti hanno messo in campo diversi saperi e metodologie: dall'analisi delle fonti archivisitche, all'approccio narrativo con storyline, ai laboratori artistici.
Descrivere in breve la rielaborazione
Ogni gruppo classe ha rielaborato le conscenze apprese durante il percorso progettuale con differenti tecnice artistiche, espressive e documentali. Sono stati ad esempio realizzati videodocumentari con interviste, mulini in scala, dispositvi di funzionamento di una centrale idroelettrica, piastrelle ceramiche, pannelli espositivi e coltivazioni di piante autoctone.
Breve descrizione del progetto
Il progetto ha voluto valorizzare un’opera idraulica millenaria di valenza ambientale, paesaggistica, agricola e storico-archeologica: il Canale dei Molini, parte integrante della bonifica e dello sfruttamento delle campagne imolesi fin da epoche remote. La sua analisi storica mette in luce diversi aspetti del patrimonio materiale ed immateriale del territorio: dalle produzioni orticole e seminative tipiche degli orti e dei campi limitrofi, ai meccanismi per la produzione di energia idroelettrica, alle attività domestiche ed agli usi e costumi di un tempo. Questo patrimonio è stato oggetto di studio e rielaborazione da parte degli studenti dell'istituto comprensivo 7 di Imola, in collaborazione con l'istituto tecnico agrario e chimico Scarabelli-Ghini, con l'archivio del Consorzio di Miglioramento Fondiario degli Utenti del Canale dei Molini di Imola e Massalombarda, con gli istiuti culturali comunali e diverse associazioni. Ogni gruppo o classe ha poi elaborato espressivamente le conoscenze apprese per restituire alla cittadinanza il valore del patrimonio culturale locale.
Attività svolte dagli utenti (studenti e/o pubblici del museo)
Gli studenti in aula hanno inizialmente analizzato il patrimonio materiale: lo strumentario e i macchinari dei mulini, l’intervento dell’uomo nell’opera di canalizzazione ed il paesaggio. Hanno poi effettuato studi sul patrimonio immateriale collegato: sono stati indagati i toponimi, i saperi e le pratiche legati all’artigianato e all’agricoltura, le attività domestiche e le coltivazioni tradizionali.
Attività svolte dai referenti del progetto (insegnanti e/o educatori museali/culturali)
Gli insegnanti hanno svolto lezioni e supportato gli studenti nella conoscenza delle tematiche affrontate, tramite apprendimento tra pari e restituzioni colletive.
Attività svolte dagli utenti (studenti e/o pubblici del museo)
Gli studenti hanno effettuato visite guidate con il personale di Arte.Na e dei Musei civici imolesi lungo il corso del Canale. Hanno inoltre visitato l’unico manufatto ancora funzionante lungo la Via Selice, il Molino Volta, ed analizzato documenti d’archivio, mappe catastali, piante topografiche e storiche, presso l’Archivio del Consorzio del Canale dei Molini, l’Archivio comunale imolese e l’Archivio “Tozzoni”. Le diverse esperienze sono state oggetto di rifelssione e condivisione in aula.

Attività svolte dai referenti del progetto (insegnanti e/o educatori museali/culturali)
L'associazione Arte.Na ha collaborato con gli insegnanti per quanto riguarda l'ambito storico-artistico mentre gli operatori degli archivi e dei musei civici hanno fornito la loro conoscenza e l'accesso alle fonti storiche.
Attività svolte dagli utenti (studenti e/o pubblici del museo)
Ogni classe e gruppo ha progettato un proprio percorso esperienziale e creativo. Alcune classi hanno deciso di focalizzare la loro attenzione sulla raccolta di informazioni e testimonianze sul territorio, realizzando disegni, schizzi, fotografie, registrazioni ed interviste. Gli studenti della scuola secondaria di secondo grado hanno approfondito l’aspetto storico-agricolo, analizzando, nelle carte d’archivio, le produzioni e le rendite di alcuni poderi posti lungo il Canale e ricostruendo il mondo rurale tra Sette e Ottocento. Nel cortile della scuola primaria e secondaria di primo grado Ponticelli è stato coltivato un orto biodinamico con l'inserimento delle piante che circondavano Imola ed usufruivano dell’acqua del Canale. Le classi terse della scuola secondaria di primo grado hanno costruito dei mulini a ruota orizzontale e verticale in scala ed il dispositivo di funzionamento di una centrale idroelettrica; mentre le classi quarte hanno realizzato un brano musicale con le canzoni delle lavandaie in dialetto romagnolo.
Inoltre sono state realizzate una serie di piastrelle ceramiche dipinte a tema, con relativo QR code di documentazione, un videodocumentario con interviste ai principali esperti della storia del Canale ed alcune presentazioni audiovisive del percorso svolto. Infine, all'interno della Rocca Sfrozesca di Imola, si è tenuto un evento di presentazione alla cittadinanza del progetto e del riallestimento della mostra a pannelli organizzata dal Comune nel 1989 per illustrare la storia del Canale.
Attività svolte dai referenti del progetto (insegnanti e/o educatori museali/culturali)
I referenti del progetto hanno svolto le azioni di coordinamento tra le associazioni ed enti coinvolti. Diverse associazioni hanno infatti contribuito alla creazione di nuovi saperi ed alla rielaborazione di essi: Arte.Na ha collaborato per la realizzazione dei laboratori artistici, LabFilm per la produzione del videodocumentario, ScienzAE per lo studio delle tecnologie e dell’energia idraulica nel funzionamento dei mulini, FABLab per la progettazione e la stampa dei gadget a laser mentre Canterini romagnoli per la conoscenza dei canti delle lavandaie. Inoltre vi è stata la consulenza di storici locali come Giorgio Zavaglia e Venerio Montevecchi, oltre alle testimonianze degli ultimi mugnai di Santa Cristina. Il personale docente di sostegno e quello degli educatori del progetto Antidispersione e dell’associazione Officina Immaginata hanno concorso alla realizzazione del percorso progettuale con attività manipolative, ludico-comunicative e orticole.
Risultati del progetto
1) Valorizzazione del bene e coinvolgimento della cittadinanza grazie alle chiavi di lettura degli studenti.
2) Conoscenza del bene ed acquisizione di nuovi saperi.
3) Collaborazione e condivisione tra gli studenti nella creazione di percorsi progettuali espressivi.

Indica quali sono le modalità che hanno garantito la fruizione del patrimonio
Visite guidate; consultazione delle fonti archivistiche; testimonianze.
Continuità del progetto negli anni
L'esperienza verrà riproposta riducendo il numero della classi partecipanti.
Materiali prodotti
audiovisivi - video
audiovisivi - fotografie
audiovisivi - audio
cartacei - cartelloni
cartacei - documentazioni
altro
territorio
computer, videocamera, fotocamera, stampanti laser, piastrelle
mulini in scala, gadget, piastrelle, dispositivo di funzionamento di una centrale idroelettrica