I papiri di Ercolano: la scienza al servizio dei beni culturali
La sala bianca "I papiri di Ercolano: la scienza al servizio dei beni culturali" si propone come materiale di supporto e approfondimento per docenti e studenti delle scuole primaria e secondaria (di primo e secondo grado) su un argomento di attualità, non sufficientemente valorizzato dai mass media ma destinato a segnare la storia della collaborazione tra scienze e beni culturali. La storia dei papiri di Ercolano è fatta di errori e di geniali intuizioni, di giovani geni dell'informatica, di un uso consapevole dell'intelligenza artificiale e di come il Greco antico sia tornato in gran fasto in piena era digitale legandosi inaspettatamente alle più moderne tecnologie (alla faccia della lingua morta!) Fin dal Rinascimento gli intellettuali appassionati di storia e letteratura classica cercano in ogni modo di riscoprire quante più opere antiche possibili per comprendere al meglio quel mondo perduto: sono innumerevoli le opere (di tutte le discipline del sapere) non pervenute fino a noi e la decifrazione dei papiri di Ercolano porterà ad una più solida conoscenza della filosofia epicurea (ma non esclusivamente: ci auguriamo che abbiano ancora tante sorprese da svelare!)
(quest'ultima è la mia presentazione sull'argomento che per ragioni di spazio devo caricare qui)