Oltre lo sguardo: anamorfosi e giochi ottici
L’anamorfosi, nata nel Rinascimento insieme agli studi sull’ottica, deforma intenzionalmente immagini che risultano leggibili solo da un punto di vista specifico o tramite specchi o lenti. I giochi ottici, sviluppati con le ricerche sulla percezione e sul movimento, sfruttano fenomeni visivi come la persistenza retinica per creare illusioni di dinamismo e profondità. Entrambe le pratiche mostrano il legame storico tra arte e scienza, come evidenziato dalle collezioni del Museo Galileo.
Esistono tre forme classiche di anamorfosi — ottica, catottrica e diottrica —, le quali dialogano con dispositivi ottici, tra cui: specchi (spesso cilindrici); lenti; camera oscura, la quale mostra come un’immagine possa trasformarsi attraverso i principi ottici.
J. P. Niceron, trattato Le perspective curieuse (1638)
https://www.macchinematematiche.org/mm/images/approfondimenti/anamorfosi%20ottiche.pdf
https://catalogo.museogalileo.it/multimedia/GiochiOtticiAnamorfosi.html
https://mostre.museogalileo.it/geometrieillusione/oggetto/AllaFinestra.html
https://catalogo.museogalileo.it/galleria/AnamorfosiInv490_n01.html
https://www.focus.it/temi/anamorfosi
https://www.romatoday.it/eventi/segreti-incanti-di-trinita-dei-monti-22-dicembre-2018.html