L'IMPRONTA COME ESISTENZA

La stampa d'arte: la xilografia
Storia della fotografia: la nascita della fotografia
KIDS UNITED - On Ecrit Sur Les Murs
Parole chiave
Descrizione

La xilografia (dal Greco Antico xýlon “legno” e gráphein “scrivere”), è una tecnica di incisione che prevede la realizzazione di matrici lignee e la loro successiva inchiostratura per la creazione di immagini. La tecnica xilografica è stata ampiamente utilizzata da Ulisse Aldrovandi per la riproduzione e la catalogazione di soggetti naturali e fantastici e, nel corso del Rinascimento, insieme alle illustrazioni assumono un’importanza cruciale in numerose discipline scientifiche e resteranno fondamentali fino all’avvento della fotografia.

Lasciare un’impronta significa imprimere su un supporto materiale il segno più duraturo di un soggetto effimero e destinato a dissolversi. Questo principio, che si trova anche alla base della fotografia (dal Greco Antico phòs “luce” e graphè “grafia”), è stato sfruttato da moltissime donne per ripensarsi e affermarsi come corpi che esistono e resistono nel tempo.

La Sala Bianca "L'impronta come esistenza" si basa sull'innata e comune necessità di lasciare una traccia del proprio essere e della propria identità. La tendenza contemporanea all'uniformità e all'omologazione mette in crisi la diversità unica e irripetibile del singolo, vista come una minaccia incombente. L'esperienza di queste donne diventa il pretesto per una riflessione più ampia e profonda sul ruolo dell'individualità in un mondo sempre più interconnesso e sovrapponibile. 

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Bibliografia
  • Il corpo e l’azione. Donne e fotografia tra Otto e Novecento, Federica Muzzarelli, 2007
  • La fotografia ribelle. Le donne che hanno rivoluzionato la fotografia, Pino Bertelli, 20173
  • Fotografia e Arti Visive, Claudio Marra, 2014
  • Il museo come officina di esperienze con il patrimonio. L'esempio del MOdE, Chiara Panciroli e Francesca D. Pizzigoni, 2013
Autore/i
Carelli Rosanna;
Stizzoli Alessandra.
Data di creazione
30/11/2023