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LA CESTA DELL'ORTOLANO PIACENTINO. ANTICHE VARIETÀ DAI LIBRI A TAVOLA

Denominazione della Struttura
Istituto Statale di Istruzione Superiore “Giovanni Raineri - Giovanni Marcora” - Piacenza
Città
Piacenza
Indirizzo
Strada Agazzana, 35
Iniziativa del progetto
Anno Iniziativa
Referente
daniela.morsia@comune.piacenza.it
claudia.martinelli53@gmail.com
primina.arbasi@istruzione.it
E-mail
pcis00200v@istruzione.it
Partenariati
- Biblioteca Comunale Passerini-Landi, Piacenza
- Museo della vite e del vino Fernando Pizzamiglio di Vigolzone
- Museo della civiltà contadina di Piacenza
A chi è rivolta l’iniziativa
scuola secondaria secondo grado (14-18 anni)
Numero di partecipanti
42
Rapporto con i curricoli scolastici
in continuità
Direzione educativa trasversale
Anno
2016/2017
Obiettivi del progetto

1) valorizzare un importante settore del patrimonio bibliografico e documentario della Passerini-Landi;
2) promuovere, nelle giovani generazioni, la consapevolezza che le “carte”, anche nell'epoca del digitale, possono ricostruire un tassello importante della storia di un territorio, quello piacentino, ricco di tradizioni ed eccellenze
nell'area dell'agro-alimentare;
3) ricostruire gli aspetti salienti della storia agraria del nostro territorio, con particolare riferimento all'area ortofrutticola ed agroalimentare;
4) ricostruire alcune specificità relative alla “cesta dell'ortolano piacentino” in modo da acquisire un buon numero di elementi conoscitivi mediante un'analisi delle fonti finalizzata ad elaborare delle schede che descrivono sinteticamente ed efficacemente il contenuto del documento. 

Durata dell’attività
annuale
Spazio dell’attività
laboratorio scolastico (classe, atelier)
istituti di cultura (biblioteche, centri documentazione etc.)
Conoscenze di base
Descrivere in breve le conoscenze di base
Una parte considerevole del progetto ha riguardato l'attività di ricerca documentaria sulle fonti presenti nella Biblioteca comunale. Gli studenti hanno incontrato gli agronomi Marisa Fontana e Claudio Buscaroli, grandi esperti a livello nazionale di biodiversità, hanno illustrato, in un convegno svoltosi nell'aula magna dell'Agraria, l'importanza dello studio delle fonti nel recupero e nella valorizzazione delle antiche varietà. Inoltre, hanno visitato il Museo della civiltà contadina di Piacenza che possiede anche un'area specifica dedicata agli attrezzi per la raccolta, la conservazione e la lavorazione della frutta e che ha fornito materiale utile per ricostruire l'aspetto più legato alle tradizioni e anche diverse ricette che sono state utilizzate poi per il ricettario e anche il Museo di Vigolzone specializzato nell'area della vitivinicoltura che ha fornito
documentazione riguardo al commercio dell'uva da tavola.

Descrivere in breve l'approfondimento
Nell'ambito della documentazione bibliografica individuata dai referenti del progetto sono stati individuati alcuni filoni di ricerca: un inquadramento generale sulla storia dell'agricoltura e della istruzione agraria a Piacenza; la specificità dell'editoria agraria, le schede della frutta e della verdura, con particolare riguardo al territorio piacentino ed emiliano, pubblicate sulla rivista della Federconsorzi “Italia agricola” nel periodo 1890-1912, schede volte a ricomporre un'ideale “cesta dell'ortolano piacentino”, con proposte di alcuni approfondimenti (il pomodoro, il commercio dell'uva da tavola e le cooperative d'esportazione, la frutta nelle espressioni dialettali piacentine, gli antichi mestieri...).

Descrivere in breve la rielaborazione
In relazione ai filoni di ricerca individuati, gli allievi della IV B dell'ITAS si sono occupati specificamente della ricerca, svolta in parte in Biblioteca e in parte a scuola su materiale fornito dalla Biblioteca, arrivando alla stesura dei testi pubblicati sul volume edito per l'occasione. Gli studenti della V D dell'Istituto Alberghiero hanno invece ricostruito l'aspetto enogastronomico, componendo una sorta di ricettario piacentino che, oltre a trovare spazio nella pubblicazione, ha avuto una pratica realizzazione nell'evento finale di presentazione del progetto. Anche gli allievi dell'Alberghiero, che hanno svolto la loro parte di progetto soprattutto nell'attrezzata cucina dell'Istituto Marcora, hanno tuttavia avuto modo di conoscere la biblioteca e i fondi agrari della stessa.
Breve descrizione del progetto
Il progetto si pone in linea di continuità con la mostra documentaria “Semi di carta. Cultura agraria a Piacenza tra Otto e Novecento” realizzata in Biblioteca in occasione di Milano Expo 2015 (13 giugno 2015-31 marzo 2016). Il lavoro preparatorio alla mostra aveva portato alla luce la straordinaria ricchezza del fondo agrario della Biblioteca comunale, determinato, in primo luogo, dalla presenza di istituzioni agrarie, dalla Federconsorzi alla Cattedra ambulante di agricoltura, che, specificamente nel periodo a cavallo del Novecento, contribuirono a fare di Piacenza una vera e propria capitale dell'editoria agraria e un noto modello di diffusione delle conoscenze del nuovo che stava avanzando in agricoltura. Alla luce di questo primo lavoro di ricerca, si è deciso di proseguire sulla via dell'approfondimento, coinvolgendo le classi di giovani in un progetto di ricerca sulle fonti.
Attività svolte dagli utenti (studenti e/o pubblici del museo)
Una parte considerevole del progetto ha riguardato l'attività di ricerca documentaria sulle fonti presenti nella Biblioteca comunale. Nell'ambito della documentazione bibliografica individuata dai referenti del progetto sono stati individuati alcuni filoni di ricerca: un inquadramento generale sulla storia dell'agricoltura e della istruzione agraria a Piacenza; la specificità dell'editoria agraria, le schede della frutta e della verdura, con particolare riguardo al territorio piacentino ed emiliano, pubblicate sulla rivista della Federconsorzi “Italia agricola” nel periodo 1890-1912, schede volte a ricomporre un'ideale “cesta dell'ortolano piacentino”, con proposte di alcuni approfondimenti (il pomodoro, il commercio dell'uva da tavola e le cooperative d'esportazione, la frutta nelle espressioni dialettali piacentine, gli antichi mestieri...).
Attività svolte dagli utenti (studenti e/o pubblici del museo)
Gli allievi della IV B dell'Itas si sono occupati specificamente di questa ricerca (svolta in parte in Biblioteca e in parte a scuola su materiale fornito dalla Biblioteca) arrivando alla stesura dei testi pubblicati sul volume edito per l'occasione. Gli studenti della V D dell'Istituto Alberghiero hanno invece ricostruito l'aspetto enogastronomico, componendo una sorta di ricettario piacentino che, oltre a trovare spazio nella pubblicazione, ha avuto una pratica realizzazione nell'evento finale di presentazione del progetto. Anche gli allievi dell'Alberghiero, che hanno svolto la loro parte di progetto soprattutto nell'attrezzata cucina dell'Istituto Marcora, hanno tuttavia avuto modo di conoscere la biblioteca e i fondi agrari della stessa. Inoltre, gli studenti hanno incontrato gli agronomi Marisa Fontana e Claudio Buscaroli, grandi esperti a livello nazionale di biodiversità che hanno illustrato, in un convegno svoltosi nell'aula magna dell'Agraria, l'importanza dello studio delle fonti nel recupero e nella valorizzazione delle antiche varietà.
Attività svolte dagli utenti (studenti e/o pubblici del museo)
Il 12 maggio 2017 si è svolto invece l'evento finale con la presentazione dei risultati della ricerca: gli allievi coinvolti hanno illustrato il percorso della ricerca con una degustazione finale di antiche ricette piacentine. Il 13 maggio 2017 il progetto è stato invece presentato all'interno della prestigiosa rassegna “Frutti antichi” del castello di Paderna (Pontenure), un evento dedicato alla bio-diversità, alla ricerca e alla salvaguardia delle essenze antiche e dimenticate, all'educazione all'ambiente ed al rinnovamento del patrimonio vegetale, con particolare attenzione alle peculiarità territoriali locali. E' stato dato alle stampe il volume "La cesta dell'ortolano piacentino. Antiche varietà dai campi alla tavola".
Attività svolte dai referenti del progetto (insegnanti e/o educatori museali/culturali)
L'evento finale ha visto la partecipazione di circa un centinaio di persone (studenti, insegnanti, autorità). La presentazione del progetto "Frutti antichi" ha registrato la presenza di una ventina di persone (in seduta nello spazio conferenze). É stato pubblicato un resoconto anche sul giornale studentesco “Terra”, pubblicato a sua volta sul quotidiano “Libertà” che ospita periodicamente i giornali d'Istituto.
Risultati del progetto
<p>1) l'entusiasmo e la passione degli studenti sono stati ottimi indicatori dell'effetto positivo del progetto che ha voluto proporre un percorso di ricerca sulle fonti non usuale per gli studenti di questo corso di studi.;<br />
2) l'aver fatto conoscere agli studenti la Biblioteca e i suoi servizi, oltre al fondo agrario di assoluto pregio.</p>
Indica quali sono le modalità che hanno garantito la fruizione del patrimonio
Il progetto di ricerca storica è stato fondato sull’uso delle fonti, con particolare attenzione alle fonti specifiche per la storia del Novecento (riviste, opuscoli, foto...). Gli studenti, guidati dalla bibliotecaria e dalle insegnanti referenti del progetto, hanno assunto il punto di vista del
“ricercatore”, divenendo protagonisti a tutti gli effetti del percorso di ricerca storica.In classe si è proceduto anche ad un'interrogazione più approfondita delle fonti, per ricavare da esse il maggior numero di informazioni possibile in relazione agli oggetti specifici della ricerca, allo scopo di inserirle in un contesto di significato (inquadramento storico generale, la storia dell'istruzione e dell'editoria piacentina, per scendere via via nello specifico sulle modalità di trasmissione delle conoscenze attraverso la stampa).
Continuità del progetto negli anni
Sicuramente l'esperienza potrebbe essere riproposta, anche con un taglio differente, ad altre scuole di differente grado (come le scuole secondarie di primo grado).
Materiali prodotti
audiovisivi - video
audiovisivi - fotografie
cartacei - documentazioni