Metamorfosi meccaniche: identità in una società distopica
La mostra nasce da una riflessione individuale e successivamente collettiva sull’opera Awakening di Ishida Tetsuya. L’analisi ha portato a molteplici riletture, sintetizzate in cinque poster - uno per ogni membro del gruppo - e corredate da materiali di vario genere che operano come raccordo tra i temi trattati.
Muovendosi all’interno dei lavori esposti, la mostra si apre con un punto di vista piuttosto positivo sull’opera di Tetsuya, rispetto al punto di vista tendenzialmente distopico con il quale i lavori successivi si approcciano all’opera dell’autore.
I materiali che legano le tematiche trattate dai poster hanno diversa natura e approfondiscono ulteriormente i concetti chiave che sono emersi dalle nostre riflessioni, in cui spicca quello del Giappone come sistema sociale complesso e meccanizzato, oppure quello del mondo fuori dalla finestra, che ognuno dei componenti ha affrontato diversamente nella propria analisi. Una piccola parte della finestra mostrata nel dipinto di Tetsuya accenna vagamente allo spazio al di fuori dell’ aula scolastica; così, emergono due realtà: da un lato il mondo di un sistema meccanizzato che opprime l’individuo, una distopia; dall’altro, qualcosa di sconosciuto, nascosto dall’autore. Forse lì continua questo mondo meccanizzato, oppure proprio lì ci attende un risveglio dalla quotidianità meccanica.
Tra i materiali supplementari troviamo l’esempio dall’opera fumettistica (manga) Ikigami di Motorō Mase sul tema della produttività individuale a servizio della prosperità nazionale, ma anche il film L’innocenza di Kore’eda Hirokazu che affronta da vari punti di vista la società giapponese con un affondo sul sistema scolastico apparentemente molto rigido e talvolta omertoso.
Il titolo scelto per questa esposizione vuole sintetizzare alcuni dei concetti simbolici nell’opera di Tetsuya: molti di noi hanno notato che gli individui rappresentati sono persone, ma soprattutto corpi, che si stanno trasformando negli ingranaggi di una macchina molto più grande attraversando la propria identità, sia vista come creazione che come perdita di sé all’interno di una società distopica.
Come può il progresso tecnologico influire sull'individuo? In un mondo in rapida evoluzione, una persona può essere assorbita dalla tecnologia e trasformarsi in una "macchina", oppure può non solo mantenere la propria identità, ma anche svilupparla?
Inoltre, in questo contesto è interessante il tema proprio della poetica di Ishida Tetsuya: il karoshi. Gli studenti trasformati in microscopi, sono esseri umani? O in questo modo viene rappresentata la morte dei protagonisti causata dall'esaurimento dovuto al rigido sistema educativo?
L’analisi del titolo Awakening ha suscitato un acceso dibattito tra i componenti del gruppo: si parla del risveglio delle coscienze oppure l’autore sta esortando ad uscire dall’oppressione in cui siamo inconsciamente immersi? O ancora: si tratta di una provocazione rispetto al fatto che gli studenti omologandosi si stanno assopendo?
Rispetto invece alla presenza della piccola porzione di finestra: è in gran parte omessa perché, nell’opera come nella vita degli studenti, non c’è spazio per la distrazione del mondo esterno? Contestualmente gli studenti rappresentati sono in introspezione perché stanno creando loro stessi oppure si stanno perdendo nell’omologazione?
La scuola permette loro di sviluppare creatività e identità oppure il sistema educativo non ha altro ruolo che l’addestramento e l’inserimento nella gigantesca struttura meccanica della società giapponese?
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