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Il cretto di Burri

Un giro per il Cretto
Intervista fondazione Orestiadi
Terremoto del Belice
Descrizione

Il cretto di Burri o cretto di Gibellina è il nome con cui è colloquialmente conosciuto il Grande Cretto, opera di land art realizzata da Alberto Burri tra il 1984 e il 1989 nel luogo in cui sorgeva la città vecchia di Gibellina, completamente distrutta nel 1968 dal terremoto del Belice.
Burri progettò un gigantesco monumento che ripercorre le vie e vicoli della vecchia città: esso infatti sorge nello stesso luogo dove una volta vi erano le macerie, ora cementificate dall'opera di Burri; i blocchi sono stati realizzati accumulando e ingabbiando le macerie degli stessi edifici.
Dall'alto l'opera appare come una serie di fratture di cemento sul terreno, il cui valore artistico risiede nel congelamento della memoria storica di un paese. Ogni fenditura è larga dai due ai tre metri, mentre i blocchi sono alti circa un metro e sessanta e ha una superficie di circa 80 000 metri quadrati, facendone una delle opere d'arte contemporanea più estese al mondo. A circa 350 metri dall'opera, è possibile vedere anche i resti dei ruderi di Gibellina.

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Bibliografia

Stefano Zorzi, Parola di Burri, Torino, Allemandi, (1995), Retrieved February 17, 2022

Sitografia

La città invisibile: Il Cretto di Burri (2018). Retrieved February 17, 2022, https://www.fondazioneorestiadi.it/eventi/la-citta-invisibile-il-cretto-di-burri/

Il Cretto di Burri, Gibellina, Trapani. Retrieved February 17, 2022, https://www.fondoambiente.it/luoghi/il-cretto-di-burri

Grande mostra di Alberto Burri alla Fondazione Ferrero di Alba, Giulia Giaume (2021). Retrieved February 1, 2022
https://www.artribune.com/arti-visive/arte-moderna/2021/10/alberto-burri-mostra-alba-langhe-fondazione-ferrero/

Autore/i
Maria Rosa Liay