Residenza d'artista nel Nido di Infanzia Can Serra
Identification Plan
- Conoscere le relazioni che si instaurano tra bambini, artista e maestri/e
- Identificare le condizioni del contesto di espressione
- Definire il ruolo del maestro in questo spazio
Pedagogical Plan
Intellectual/Cognitive Aspects
- Sperimentare, manipolare e conoscere differenti materiali e tecniche o movimenti
- Sviluppare dei processi attentivi
- Acquisizione di valori sociali come il rispetto della persona e dei materiali
- Sviluppo dei processi attentivi e percettivi
Socio-relational Aspects
Aesthetic/emotional/linguistic Aspects
Methodological plan
I bambini e le bambine dai 2 ai 3 anni hanno bisogno di esprimersi e noi offriamo loro un contesto perché possano soddisfare questa esigenza organica. La scuola ha potuto verificare che indipendentemente dal materiale che viene offerto, si produce il bisogno di esprimersi: nella psicomotricità si esprimono corporalmente, nello spazio dell’argilla si esprimono con la manipolazione e nello spazio del racconto si esprimono attraverso la comunicazione.
Crediamo che il contesto sia ciò che determina la forma espressiva. In questo senso, riteniamo che i contesti debbano essere ben organizzati in relazione agli arredi e ai materiali. Ogni bambino e bambina deve avere uno spazio personale per potersi esprimere liberamente. Se lo delimitiamo con un pezzo di legno, stiamo creando contorni che visivamente ne facilitano il rispetto.
Nella configurazione dello spazio teniamo conto di una serie di condizioni:
· Spazio in cui il bambino può esprimersi liberamente. Per facilitare l'espressione gli offriamo due spazi: uno per la modellazione con l’argilla e uno per il tratto libero.
· Rispetto dello spazio personale. Ogni bambino ha una superficie di 35x35 cm dove sviluppa le sue creazioni. Se ha bisogno di più spazio gliene offriamo un altro. La parola d’ordine è che puoi esprimerti liberamente fintanto che non invadi lo spazio personale di un altro bambino.
· L’adulto si prende cura dei bisogni dei bambini. L’adulto non insegna nulla, non agisce facendo ciò che il bambino non può fare da solo, ma lo accompagna a prendersi cura dei suoi bisogni quindi il bambino deve solo preoccuparsi di esprimersi.
· Spazio di non giudizio. Vogliamo che sia uno spazio in cui il bambino non abbia paura di esprimersi senza il rischio di sentire di aver sbagliato, o che questa espressione sia condizionata dal giudizio dell'adulto, positivo o negativo che sia.
Per 6 mesi una persona esterna alla scuola ha osservato cosa succede nello spazio espressivo, 2 delle 6 insegnanti che partecipano allo spazio hanno tenuto un diario di ciò che stava accadendo in ciascuna delle sessioni e l’artista ha anche sistematicamente annotato i materiali che ha introdotto in base alle richieste che sono emerse, ai rapporti che ha instaurato con i bambini e le bambine e ad alcuni aneddoti, commenti e comportamenti spontanei.
Stages of the Project
Initial phase
I bambini e le bambine entrano nello spazio e viene spiegata la proposta di gioco, nonché le istruzioni necessarie al suo corretto funzionamento.
Questa proposta iniziale dura solo circa 5-10 minuti, dal momento che si presenta lo spazio e si spiegano le consegne.
L'artista è già nello spazio a fare il suo lavoro e i bambini e le bambine si posizionano liberamente in diversi spazi per iniziare la loro creazione. Lei è al centro e i tavoli sono disposti intorno a lei.
- Durante la creazione c'è grande rispetto per lo spazio personale di ogni bambino e bambina.
- L’artista fornisce anche spazi di attenzione perché dopo aver osservato il suo lavoro, i bambini e le bambine si concentrano sulla loro creazione e trascorrono lunghi periodi di manipolazione e sperimentazione. Si genera un clima di calma e rispetto per lo spazio personale di ogni persona.
- I bambini e le bambine hanno potuto osservare che la creazione non è immediata, ma richiede un processo e per ottenere un risultato c'è un'elaborazione e un periodo di attesa. Nel laboratorio non solo il discorso è pensato e costruito attraverso il linguaggio verbale, ma i processi sono principalmente elaborati attraverso altri linguaggi: visivo, performativo o plastico.