
Per un concorso bandito dalla Société royale de médecine (Istituto reale di medicina) Pinel compose un saggio sulla cura delle alienazioni in età adulta che gli procurò il 25 agosto 1793 l'impiego nell'asilo di Bicêtre dove liberò i malati mentali dalle catene che li imprigionavano assicurando loro migliori condizioni igieniche e sanitarie. Gli alienati venivano riconosciuti come malati da curare con l'internamento che venne stabilito per legge da un certificato medico. Nasceva però il rischio che la segregazione fosse decisa dal potere e che i malati mentali, pur liberi dalle catene e assistiti da un medico che seguisse la malattia, finissero reclusi in un isolamento senza fine. Nominato in seguito alla direzione del grande complesso psichiatrico della Salpêtrière, a Parigi fu il primo medico che si propose metodicamente di curare i pazienti psichiatrici gravi, e non solo di "custodirli" negli ospizi, come si usava allora.