Taizan Fukun
Soggetto
Scultura buddhista giapponese
Descrizione

Questa figura con un cappello a larghe falde piegate verso l’alto e il costume dalle larghe maniche da funzionario cinese rappresenta Taizan Fukun, dio del Taishan (giap. Taizan), la montagna sacra della provincia cinese dello Shandong dove si riteneva che le anime dei morti fossero chiamate al suo cospetto. Nel taoismo è chiamato Dongyue Dadi (Grande Sovrano della Vetta Orientale) e gli furono dedicati numerosi santuari mentre nel buddhismo assunse il ruolo di giudice delle anime negli inferi in coppia con Enma, versione cinese di un’analoga divinità indiana. Dalla fine del periodo Tang si diffuse la credenza nei Dieci Sovrani che giudicano le anime, tra i quali Taizan Fukun. In Giappone si crede che gran parte delle anime sia sottoposta al successivo giudizio dei Dieci Sovrani 7 giorni, 77 giorni, 100 giorni, un anno e tre anni dopo la morte: a seconda dei peccati i Dieci Sovrani condannano le anime all’inferno o decidono la reincarnazione in uno dei Sei Mondi. Per loro i fedeli nutrivano un reverente timore e si diffuse la convinzione che venerarli in vita potesse aiutare a mitigarne giudizio dopo la morte.
Questa statua di Taizan Fukun fa parte del gruppo incentrato su Jizō Bosatsu (K itigarbha) nel padiglione Nenbutsudō del Tōdaiji. L’iscrizione dedicatoria all’interno della statua di Jizō Bosatsu riporta la data del 1237 e indica come autore il busshi Kōsei; dalle analogie tecniche e stilistiche con il Jizō Bosatsu possiamo ritenere che anche l’immagine di Taizan Fukun sia stata eseguita da Kōsei, nipote di Unkei e figlio di Kōshō. La statua è stata scolpita in più blocchi di legno di cipresso giapponese (tecnica yosegi) e gli occhi sono realizzati con inserti di cristallo. Lo sguardo è severo e l’ampio spazio creato tra il busto leggermente inclinato all’indietro e il braccio sinistro che si spinge avanti rafforza l’impressione di imperturbabile maestà. Le forme ampie e possenti sono quelle che la scuola di Unkei ha portato alla perfezione nei ritratti di Muchaku (Asanga) e Seshin (Vasubandhu) del Kōfukuji (1212). Tōdaiji, Nara Importante proprietà culturale

Autore
Kōsei
Data
Periodo Kamakura, 1237
Formato
altezza 124 cm
Tipo
Legno dipinto
Tipo documento
Riferimenti bibliografici

Capolavori della scultura buddhista giapponese​, a cura di Takeo Oku, Mondo Mostre, Roma 2016 (catalogo della mostra - Scuderie del Quirinale, Roma. luglio-settembre 2016).