La lezione di anatomia del Dr. Nicolaes Tulp

Durante il Rinascimento e l’Umanesimo si creano le condizione storiche e culturali per la nascita della scienza moderna. L’importanza data all’uomo non può prescindere dalla sua corporeità. Nel 1489 Leonardo da Vinci si propone di studiare la figura umana e trova nel disegno anatomico un nuovo modo di osservare e registrare le novità scientifiche; quest’approccio d’ora in avanti verrà utilizzato anche a scopi didattici. L’artista perfezionando tecniche e manufatti per una rappresentazione sempre più fedele del corpo e del suo funzionamento, contribuisce in questo modo alla divulgazione della cultura scientifica. Le dissezioni anatomiche costituivano un momento di esperienza diretta, di scoperta, molto raro, in quanto tale pratica comportava implicazioni etiche religiose e filosofiche contrastanti. L’importanza di tale evento risiede proprio nel suo caratte pubblico ed è ribadito anche dal termine teatro che identificava la struttura architettonica nella quale avvenivano tale dissezioni. La lezione di anatomia del Dottor Nicolaes Tulp sancisce il connubio tra arte e scienza, inaugurato da Leonardo, al fine di educare un vasto pubblico. E’ in tal senso che Rembrandt nel 1632 esegue una tela di notevoli dimensioni su commissione della Confraternita dei Chirurghi di Amsterdam dipingendo La lezione di anatomia del Dottor Nicolaes Tulp, uno dei primi medici specializzati in questa materia. Rembrandt, diventato in breve tempo uno dei ritrattisti olandesi più imporanti, è estremamente abile nel sottolineare l’intensità emozionale e psicologica dei soggetti dipinti, ritraendoli in pose naturali e spontane che conferiscono profondità alla composizione attraverso una particolare utilizzo della luce. Nella oapera infatti la luce è volta ad esaltare, la figura del cadavere.