La bella e la Bestia
Soggetto
L'atelier naturale. Cinema e giardini
Descrizione

Dalla fiaba di Madame Le Prince de Beaumont. La figlia minore di un mercante, per salvare il padre dalle grinfie di un magico mostro, si offre di andare al posto suo, nel palazzo magico della Bestia. Qui Bella è trattata come una regina e lentamente s’innamora della Bestia il quale, in realtà, è un principe che chiede di essere salvato dall’incantesimo che lo ha reso un mostro. Versione ricca di splendore floreale, di scenografie preziose, di costumi fiabeschi. Riprende, enfatizzandolo, il carattere barocco e malioso della versione in bianco e nero di Jean Cocteau (1946). Come nel film di Cocteau l’interno del castello e i giardini si compenetrano in un insinuarsi della vegetazione nelle stanze. Gli eventi climatici divengono pretesto per spettacolari magie visive.

Autore
Christophe Gans (regista)
Editore
Pathé, Eskwad, Studio Babelsberg (produttore)
Data
2014
Riferimenti bibliografici

L. Falqui e R. Milani, L’atelier naturale. Cinema e giardini, Cadmo, Fiesole, 2008