
I dipinti di Picasso della metà degli anni Trenta hanno lo spirito ambivalente e poliedrico che contrassegna tutte le fasi della sua arte dopo il Periodo Rosa. Infatti in questi anni nell’universo picassiano prendono vita tauromachie e corse di tori, di volta in volta affrontate in stile e tecnica differenti, accanto a scene di vita intima e privata, come ragazze sole davanti allo specchio, o ragazze che scrivono e leggono come in questo Donna che legge del gennaio 1935.
Questa tela, che riprende i temi cari all’iconografia tradizionale, trae ispirazione da quadri con analogo soggetto di Matisse, visti in occasione della sua retrospettiva del 1931 presso le Galeries Georges Petit a Parigi. Decisamente matissiani sono quei fiori sparsi nel vestito della donna.
Nel quadro la donna è in una pausa di riflessione. La mano è rilassata, il libro è aperto ma non su una pagina particolare, lo sguardo è rivolto all’interno di sé. La mano che regge il libro sembra il libro stesso; la donna non legge più: è già altrove, la lettura è diventata esperienza.
https://www.nortonsimon.org/art/detail/F.1969.38.10.P
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