L’edificio fatto costruire dal bolognese Gregorio XIII all’architetto del Palazzo Apostolico, il conterraneo Ottaviano Mascherino, si erge al di sopra della Galleria delle Carte Geografiche (oggi nei Musei Vaticani) e consta di due piani e di un ammezzato, i cui ambienti sono mirabilmente decorati di pregevoli affreschi raffiguranti episodi biblici, vedute e fantasiosi paesaggi, opera di Nicolò Circignani, detto il Pomarancio e dei fiamminghi Paul e Matthijs Bril.
Degna di nota è la Sala della Meridiana, che prende il nome da quella in marmo, incastonata nel pavimento, realizzata nel 1580 da Egnazio Danti, cosmografo pontificio e membro della commissione per la riforma del calendario.
La Torre dei Venti fu, per volere di Alessandro VII, la prima residenza della regina Cristina di Svezia subito dopo la sua conversione al cattolicesimo; per qualche tempo costituì l’alloggio dei cardinali bibliotecari; nel 1891 divenne la sede della Specola Vaticana, appena rifondata da Leone XIII. Oggi rappresenta la pregevole sede dell’Archivio Apostolico Vaticano.