L’Ofiuco, dal latino Ophiūchus (derivante a sua volta dal greco Ὀφιοῦχος ossia colui che porta il serpente", che domina il serpente o serpentario) è una delle 48 costellazioni antiche, elencate da Tolomeo, così come lo è anche il serpente, attorcigliato alla sua cintura. Quest’ultima, come si può vedere dall’immagine, è allineata all’equatore celeste (prolungamento ideale di quello terrestre) ed è questo il motivo che rende l’Ofiuco visibile dalla quasi totalità delle regioni della Terra. I piedi dell’Ofiuco, invece, (come si vede dall’immagine) sono attraversati dall’eclittica, ma ciò nonostante la costellazione non è stata inclusa in quelle dello zodiaco (la cui origine risale ai Babilonesi), probabilmente perché il numero delle costellazioni attraverso cui il Sole pare spostarsi durante l’anno doveva coincidere col numero dei mesi (12) in cui era stato suddiviso l’anno. Del resto, anche l’assegnazione di 30 giorni di percorso apparente solare entro un segno zodiacale è estremamente approssimativa in quanto esistono costellazioni, come quella della Vergine, che si sviluppano lungo l’eclittica ed altre, come quella dello Scorpione, che si estendono perpendicolarmente ad essa. Il tempo che il Sole pare trascorrere entro la Vergine è, pertanto, cinque volte maggiore di quello che pare trascorrere nello Scorpione (visibile, nell’immagine, a sinistra dell’Ofiuco alla cui destra si può scorgere anche l’arco del Sagittario). Tornando all’Ofiuco, il mito greco lo volle associato ad Asclepio (o Esculapio) il dio della medicina, rappresentato iconograficamente con un serpente attorcigliato ad un bastone. La leggenda vuole che mentre Asclepio stava cercando di escogitare un modo per resuscitare Glauco (figlio di Minosse e Pasifae), un serpente gli si avvicinò cercando di salire sul bastone che teneva in mano. Infastidito, Ascepio uccise il serpente, ma poco dopo un secondo serpente sopraggiunse e posò dell’erba sulla testa del serpente morto che resuscitò. Asclepio allora prese l’erba e con essa resuscitò Glauco. In seguito, Asclepio avrebbe ricevuto in dono, dalla dea Atena, il sangue della Gorgona capace di uccidere (se sgorgato dalla parte destra del suo corpo) o di resuscitare (se sgorgato dalla parte sinistra) e con esso avrebbe resuscitato diversi morti, suscitando la preoccupazione di Ade (dio regnante sull’oltretomba) che avrebbe chiesto a Zeus di fermarlo perché stava sovvertendo l’ordine delle leggi naturali. Zeus allora avrebbe ucciso Asclepio con un fulmine, ma poi come ricompensa per la sua saggezza e per le sue grandi capacità lo avrebbe collocato in cielo in forma della costellazione dell’Ofiuco.