L’ombra che aveva paura del buio
Dall’osservazione individuale e collettiva, i membri del gruppo hanno cercato di cogliere gli elementi presenti nell’ambiente e le loro particolarità. Il punto di vista utilizzato è quello dei bambini, caratterizzato dall’immaginazione e dalla fantasia. Percorrendo lo spazio circostante l’aula di laboratorio, abbiamo sperimentato con la corporeità nella sua dimensione sensoriale, le possibili combinazioni attraverso la luce che filtrava dalle finestre. Giocando con le ombre, e con gli oggetti nelle proprie tasche il gruppo si è reso conto che poteva essere una valida soluzione. La prima figura realizzata è un ragno, integrando le mani e una custodia delle cuffie. Attraverso questa prima sperimentazione, si è pensato al tema della paura. Successivamente, il gruppo si è recato all’esterno, reperendo oggetti e provando ad assemblarli tra loro, facendo particolare attenzione all’ombra creata. Gli oggetti reperiti sono stati: la testa della scopa, lo scatolone, gli occhiali da sole, la custodia delle cuffie e le braccia di due membri del gruppo. La composizione finale è la rappresentazione di due figure, la prima di un omino e la seconda del ragnetto. L’idea era quella di simulare l’emozione della paura. Considerato il risultato, si è stabilito il target al quale rivolgere l’attività: i bambini della terza primaria.
Responsabile reperimento materiale: Venturi Laura
Responsabile documentazione fotografica: Ruffato Lisa
Responsabile dell’allestimento digitale: Ferri Francesca e D’Aló Silvia Maria Laura
Responsabile della narrazione con IA: Valentina Lazzarini
- Accedi o registrati per poter commentare
 
  
      
      
.
.