Yuima Koji (Vimalakīrti Nirdeśa)
Soggetto
Scultura buddhista giapponese
Descrizione

Protagonista del Vimalakīrti Nirdeśa, sūtra del buddhismo Mahāyāna, Yuima Koji (Vimalakīrti) era un discepolo di Śākyamuni che eccelleva nell’eloquenza e che con il pretesto della malattia predicava la dottrina a chi veniva a trovarlo. Quando Śākyamuni invitò i discepoli a far visita al malato tutti rifiutarono, memori delle sue passate sfuriate, eccetto Mañjuśrī che si confrontò con Yuima Koji su un concetto fondamentale del buddhismo Mahāyāna: il “vuoto”. Dopo l’ultima domanda con cui Mañjuśrī lo incalzò, Vimalakīrti rispose con il silenzio indicando in questa maniera la soluzione che trascendeva la dicotomia dialettica.
L’aspetto da anziano con il cappuccio che copre la testa, le ciglia aggrottate e la bocca aperta seguono l’iconografia tradizionale del personaggio. La statua, realizzata in legno di aghifoglia, è stata coperta con tessuto di lino e dipinta nel periodo Kamakura. Anche se questo intervento in alcuni punti ha smussato le forme e altre integrazioni successive, come l’estremità della manica, hanno compromesso l’effetto complessivo, possiamo ancora apprezzare l’originaria forza espressiva.
La statua proviene dallo Hokkeji, nato dalla trasformazione in tempio della residenza dell’imperatrice Kōmyō, consorte dell’imperatore Shōmu (sul trono dal 724 al 749). La cerimonia dello Yuimae, durante il quale i monaci illustravano il Vimalakīrti Nirdeśa, il sūtra di Yuima Koji, nacque a metà del VII secolo per propiziare la guarigione di Fujiwara no Kamatari, nonno dell’imperatrice Kōmyō e capostipite del clan Fujiwara che dominò il Giappone; con la fondazione del Kōfukuji (il tempio che i Fujiwara avevano fondato a Nara) lo Yuimae si svolse in questo tempio eccetto il periodo tra il 757 e l’801 quando, secondo le fonti, ebbe luogo nello Hokkeji. Si ipotizza che questa statua sia stata realizzata in questo arco temporale per essere venerata durante lo Yuimae. Un documento della fine del XII secolo riporta che quando lo Yuimae tornò a svolgersi nel Kōfukuji, la statua dello Hokkeji, inizialmente rivolta verso ovest, si girò da sola verso sudest in modo da guardare in direzione del Kōfukuji; questo aneddoto suggerisce che la statua era considerata miracolosa. Lo Yuima Koji del Kondō orientale del Kōfukuji scolpito da Jōkei nel 1196 è chiaramente ispirato a questa statua.

Editore
Hokkeji, Nara
Data
Periodo Nara, VIII secolo
Formato
altezza 91,8 cm
Tipo
Legno dipinto
Tipo documento
Gestione diritti

Importante proprietà culturale

Riferimenti bibliografici

Capolavori della scultura buddhista giapponese​, a cura di Takeo Oku, Mondo Mostre, Roma 2016 (catalogo della mostra - Scuderie del Quirinale, Roma. luglio-settembre 2016).