Kannon a undici teste (Ekādaśamukha Avalokiteśvara)

Kannon a undici teste (Ekādaśamukha Avalokiteśvara)
Soggetto
Scultura buddhista giapponese
Descrizione

La raffigurazione di Kannon (Avalokiteśvara) a undici teste fu una delle prime immagini del buddhismo esoterico a essere introdotte in Giappone nella seconda metà del VII secolo: sono numerose le statue realizzate con questo soggetto e le migliori si concentrano nell'VIII e nel X secolo, tra cui questa statua che presenta lo schema classico delle dieci piccole teste sopra quella principale.
La statua, comprese le teste minori, i panneggi che non aderiscono al corpo e anche parte della base e degli ornamenti sono ricavati da un unico blocco di legno di sandalo. Anche se è parzialmente dipinta, la maggior parte della superficie lascia a vista il legno valorizzandone la naturale bellezza.
Anche se in passato si è ipotizzata un’origine cinese per questa statua, attualmente si ritiene che sia stata eseguita in Giappone. Se gli elementi principali come le proporzioni del corpo o la struttura del panneggio seguono la tradizione delle produzioni pubbliche del periodo Nara, l’evidenza data alle singole parti della muscolatura, piene e definite da nette rientranze, e le forti ondulazioni del drappeggio sono caratteristiche che si manifestano a partire dal periodo Heian.
I testi del buddhismo esoterico descrivono il metodo di realizzazione di statue di Kannon a undici teste dell’altezza di 1 shaku e 3 sun (circa 40 cm): le immagini realizzate secondo i testi sacri vanno a formare un ulteriore filone della scultura in sandalo che affianca quello delle statue di Śākyamuni che si rifanno all'immagine ordinata da Udayana. Un altro testo sacro riporta che Kannon si manifestò a un fedele in preghiera di fronte a una sua statua a quattro braccia in legno di sandalo e gli accarezzò la testa. Xuanzang, il monaco cinese che nel VII secolo portò in Cina numerosi testi sacri dall'India, conferma l’esistenza nell'India centrale di una statuetta di Kannon in sandalo ritenuta dotata di poteri miracolosi.
L’opera esposta è un esempio di statua realizzata interamente, ornamenti compresi, rispettando le regole dei testi sacri. Statue cinesi in sandalo di Kannon sono giunte in Giappone a partire dal VII secolo e a queste si sono aggiunte quelle realizzate localmente, come quella esposta, utilizzando legno di sandalo importato.
Come si può osservare anche nella statua dal medesimo soggetto conservata al Tokyo National Museum, probabilmente realizzata in Cina e portata in Giappone nel VII secolo da una delle ambascerie dell’epoca, nelle statue in sandalo è particolarmente evidente il carattere indiano che in questa statua si evidenzia nelle linee marcate degli occhi e del naso rappresentati incidendo profondamente il legno.

Editore
Nara National Museum Importante proprietà culturale
Data
Periodo Heian, VIII secolo
Formato
altezza 42,8 cm.
Tipo
Legno parzialmente dipinto
Riferimenti bibliografici

Capolavori della scultura buddhista giapponese​, a cura di Takeo Oku, Mondo Mostre, Roma 2016 (catalogo della mostra - Scuderie del Quirinale, Roma. luglio-settembre 2016)