Stai zitta e vai in cucina!
“Stai zitta e vai in cucina” è un elaborato che indaga la violenza di genere, gli stereotipi e le discriminazioni che colpiscono quotidianamente le donne. Il primo tema trattato è la subordinazione della donna al potere dell’uomo-padrone che attraverso la violenza “correggeva” i comportamenti della donna. I pregiudizi e le discriminazioni emergono in tutti gli ambiti, tra cui il lavoro. Da sempre le donne sono vittime di uno sfruttamento, non solo fisico ma anche psicologico. Infatti, la violenza domestica è una violenza sfaccettata che comprende la violenza fisica, psicologica, sessuale ed economica. È una piaga ancora troppo dilagante che si è acutizzata specialmente durante il periodo del lockdown, definita da alcuni esperti “la pandemia ombra”, in cui sono aumentati i femminicidi.
Fino al 1981, anno dell’abrogazione, esisteva il delitto d’onore, reato commesso per vendicare l'onorabilità del proprio nome o della propria famiglia in caso si scoprisse una relazione carnale extraconiugale.
Infine, il matrimonio riparatore è stata una pratica legale in Italia fino al 1981 e purtroppo lo è ancora in alcuni paesi a noi non lontani. Questa è l’imposizione del matrimonio in seguito al rapimento-stupro della donna con il fine di riparare al disonore arrecato alla famiglia di lei.
Parole chiave
- Storia della società contemporanea
- Emancipazione femminile
- Stereotipi di genere
- Violenza di genere
Storia delle donne nell'Italia contemporanea, a cura di Silvia Salvatici
Galli Giulia
Lutti Alice
Malmusi Matilde
Solmi Benedetta
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