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LE RADICI DELL'ARTE CRISTIANA: SEGNI E SIMBOLI NELLE CULTURE DEL MEDITERRANEO

Iniziativa
Visita didattica animata
Denominazione della Struttura
Musei Vaticani
Città
Città del Vaticano
Indirizzo
Viale del Vaticano
Servizi educativi
Referente
Ufficio Attività Didattiche
E-mail
didattica.musei@scv.va
A chi è rivolta l’iniziativa
scuola primaria (5-10 anni)
scuola secondaria di primo grado (11-13 anni)
Numero di partecipanti
30
Rapporto con i curricoli scolastici
in continuità
in ampliamento
Direzione educativa trasversale
Anno
2016
Obiettivi del progetto

Attraverso il confronto-incontro di antiche culture presenti nel bacino del Mediterraneo, l’ebraica, la greca e la romana, i ragazzi sono guidati alla scoperta o alla riscoperta del valore di segni e simboli identitari delle nascenti comunità cristiane in epoca romana.

Durata dell’attività
giornaliero
Spazio dell’attività
sale del museo/archivio
Descrivere in breve le conoscenze di base
Nel corso di una continua “caccia al tesoro”, attraverso le preziose collezioni dei Musei Sacro, Gregoriano Profano e Pio Cristiano, tra lucerne, vetri dorati e sarcofagi scolpiti nel marmo, capolavori artistici di epoca romana, i ragazzi amplificano le proprie conoscenze sulle radici della nostra cultura cristiana.
Descrivere in breve l'approfondimento
All'interno degli spazi espositivi le attività pratiche proposte ai ragazzi, organizzati in gruppi, favoriscono una ricerca e una verifica continua dei contenuti appresi e la rielaborazione dei saperi acquisiti nel corso della visita didattica animata. Al termine di ogni verifica ogni gruppo presenta i propri risultati e dal confronto di questi ne scaturisce una discussione critica.
Breve descrizione del progetto
Il percorso didattico-museale si rivolge a ragazzi a partire dagli otto anni di età. Si introducono i contesti geo-culturali interessati allo sviluppo e alla diffusione del Cristianesimo delle origini, evidenziando le radici culturali (ebraismo) e il contesto storico (impero romano).
A seguire si focalizza l'attenzione dei partecipanti sul concetto di simbolo attraverso l'analisi comparata di immagini che stimolano il riconoscimento di simboli dal valore universale, riconducibili alla matrice religiosa cristiana, ma veicolati oltre una rigida connotazione spazio-temporale. L'introduzione si completa evidenziando le specificità e le trasformazioni dei luoghi di culto funerario al tempo dell’antica Roma, ovvero delle necropoli e delle catacombe, dei manufatti e dei corredi funerari. Si riprende la tematica del cristianesimo delle origini e delle radici ebraiche della “nuova religione”. Nel Museo Sacro si evidenzia la natura funeraria delle prime testimonianze cristiane documentate e la scarsità di tipologie di tali manufatti, in preminenza lucerne fittili. A riguardo si sottolinea il recupero da parte dei cristiani dei primi secoli di semplici segni "decorativi" delle terracotte, dal forte richiamo naturalistico, la loro celata valenza simbolica e l’influenza derivata dalla matrice ebraica, aniconica. Si evidenzia la presenza di questi segni nel contesto culturale dell’epoca e la loro conseguente ridefinizione sul piano simbolico per divenire strumenti di auto determinazione e di riconoscimento comunitario. Attraverso attività di gruppo, da realizzare nell'ambito dell'esposizione, si focalizza l’attenzione dei ragazzi sui simboli più frequenti, individuando la correlazione tra i segni e il loro valore simbolico e la storia sacra che essi rappresentano ed evocano. La visita nel Museo Sacro si completa con un focus sulla collezione di vetri dorati, decorati con immagini sacre, che offrono l’opportunità di amplificare argomenti di carattere tecnico, sociale e religioso. La visita didattica animata prosegue nel Museo Gregoriano Profano. Il passaggio attraverso questo museo si configura concettualmente come strumento di raccordo, ponte spaziale e temporale, tra gli altri due musei di matrice cristiana, il Sacro e il Pio Cristiano. Si focalizza l’attenzione dei ragazzi su alcune opere, quali frammenti, are, monumenti sepolcrali, che presentano elementi dalla duplice valenza, decorativa e simbolica, riconducibili al contesto culturale greco-romano e contestualmente rappresentati anche nelle collezioni del Museo Sacro e del Museo Pio Cristiano. Si evidenziano le dinamiche culturali di trasmissione e di trasformazione dei modelli culturali dell’epoca, che hanno interessato il cristianesimo delle origini. La visita animata prosegue e si completa nel Museo Pio Cristiano. Si sottolineano gli elementi di trasformazione dell’arte dei cristiani delle origini evidenziando il passaggio dalla produzione preminentemente simbolica e aniconica, all’esuberante iconografia, vera e propria letteratura scolpita, ben evidenziata sui sarcofagi di II-IV secolo e ispirata ai canoni della tradizione greco-romana, narrativa e celebrativa. Attraverso l’analisi comparativa di alcune opere, quali sarcofagi, epigrafi, dipinti e mosaici, si individuano quali nuovi significati hanno assunto modelli iconografici greco-romani per i cristiani, quali simboli cristiani permangono nell’arte paleo-cristiana e quali sono di nuova introduzione. L'analisi e l'elaborazione da parte dei ragazzi di materiale didattico specifico completa il percorso cognitivo, attraverso un percorso logico contrapposto al precedente, ovvero con l'individuazione della correlazione tra simboli e rispettivi segni all'interno di scelte multiple, con verifica finale da parte dell'operatore didattico.
Risultati del progetto
Apprendimento interdisciplinare: nel corso della prima parte della visita animata l'operatore si concentra sulla costruzione di una cornice teorica generale. Attraverso un'accurata analisi di manufatti e opere selezionate, testimonianze di contesti socio-culturali diversi nell'ambito del Mediterraneo, i ragazzi costruiscono una rete di relazioni tra la storia, l'archeologia, la religione e la storia dell'arte. Dalla lettura dei reperti archeologici, inizialmente guidata dall'operatore didattico, in seguito sviluppata in forma autonoma dai ragazzi, gli studenti raggiungono un alto livello di assimilazione pratica e teorica dei concetti espressi, ovvero un approfondito livello di comprensione del valore simbolico veicolato dai manufatti e delle dinamiche che consentono fenomeni di trasmissione e di trasformazione di elementi socio-culturali identitari in un ampio contesto geo-culturale. In sintesi, l'intero impianto del progetto è finalizzato al raggiungimento da parte degli studenti della capacità di integrare le conoscenze e formulare in maniera autonoma un'analisi e un'interpretazione dei contenuti anche in presenza di un contesto complesso e articolato.
Indica quali sono le modalità che hanno garantito la fruizione del patrimonio
Il coinvolgimento diretto dei ragazzi nell'analisi delle argomentazioni trattate, raggiunto attraverso una costante interazione tra i momenti didattici teorici e l'esperienza fornita "sul campo" all'interno degli spazi espositivi, per mezzo di molteplici supporti didattici elaborati ad hoc.
La costante acquisizione delle conoscenze, garantita sia dalla reiterazione dei principi e dei contenuti fondamentali, veicolati dalle opere prese in esame, dalle semplici lucerne fittili ai sarcofagi romani di epoca imperiale, che dall'analisi critica e comparativa dei contenuti medesimi, alla luce delle specificità espresse dai singoli manufatti.
Materiali prodotti
cartacei - cartelloni
Autore scheda
DANIELA SERINI
interdisciplinare