METODOLOGIA

L’Ufficio progetta, sviluppa, organizza e gestisce le proposte di DIDATTICA INTERATTIVA. I progetti sono sempre pensati ed elaborati in una prospettiva di attiva partecipazione tra l’Operatore didattico e la classe degli alunni, per valorizzare al massimo l’esperienza cognitiva che i ragazzi sperimentano nei Musei Vaticani. Di fondamentale importanza è la proficua collaborazione tra l’Ufficio con i Curatori dei Reparti, i professionisti impegnati negli “storici” Laboratori di Restauro dei MV e con le Operatrici didattiche, archeologhe e storiche dell’arte, che costituiscono il frontline giornaliero a cui è affidato il compito della fruizione delle proposte didattiche al giovane pubblico. Grazie a questa sinergia, tali proposte si qualificano come eccellenze in termini di contenuti storico-artistici, archeologici e tecnico-scientifici.

Alle scuole primarie e secondarie di primo grado si propongono due diverse tipologie di visite didattiche, animate e con laboratorio. I diversi percorsi abbracciano cronologicamente un arco di tempo che si estende per 5000 anni, spaziando dall’antica cultura Egizia, passando per il periodo imperiale romano, sino a giungere al Rinascimento e agli inizi del XX secolo e interessano culture sviluppatesi nel bacino del Mediterraneo.

Le visite didattiche animate si svolgono esclusivamente nei Reparti prescelti, quali la Pinacoteca Vaticana, il Museo Gregoriano Profano e l’Etrusco, Il Museo Pio Clementino, la Galleria Chiaramonti, i Giardini Vaticani… Nel corso della visita l’Operatrice didattica fornisce ai ragazzi degli elaborati grafici e/o fotografici, preziosi supporti didattici sviluppati ad hoc dall’Ufficio secondo uno schema strutturato ludico-didattico che focalizza l’attenzione dei partecipanti su alcune tematiche ritenute essenziali nell’ambito dell’argomentazione.
OBIETTIVI: gli studenti, attraverso l’analisi e l’approfondimento dei supporti didattici, rielaborano individualmente o in gruppi i contenuti assimilati nel corso della visita guidata, acquisendo maggiore consapevolezza del loro sapere attraverso la compilazione e il completamento degli elaborati medesimi, in un processo dinamico di input e output con l’Operatrice didattica, all’occorrenza pronta a colmare eventuali lacune.

Le visite didattiche con laboratorio coinvolgono Reparti quali il Museo Gregoriano Egizio, la Pinacoteca Vaticana, le Stanze di Raffaello, la Collezione d’Arte Religiosa Moderna, nello specifico la Sala Matisse, la necropoli della Via Triumphalis ai piedi della Collina Vaticana e la Cappella Sistina. E’ evidente il carattere multidisciplinare delle proposte didattiche, che rimandano alle discipline archeologiche, quali l’Egittologia e l’Archeologia classica e ai diversi ambiti storico-artistici. Tutte seguono un iter più articolato, rispetto alle visite didattiche animate, in virtù del maggior tempo richiesto per il loro graduale sviluppo. Generalmente, a una prima esperienza cognitiva, che si realizza nella visita guidata del Reparto prescelto, segue un approfondimento tematico in laboratorio attraverso la visualizzazione, anch’essa guidata di un PowerPoint, appositamente elaborato dall’Ufficio in piena sinergia con Curatori e Restauratori dei Musei Vaticani. Completa l’esperienza didattica un’attività pratica, da svolgersi anch’essa in laboratorio.
OBIETTIVI: nel corso dell’attività laboratoriale ogni ragazzo realizza materialmente un proprio manufatto il più possibile coerente Ancorae rappresentativo dei contenuti appresi durante la giornata, manufatto che diviene anche ricordo dell’esperienza condivisa all’interno dei Musei Vaticani. I laboratori a indirizzo “storico-artistico” promuovono una certa libertà di espressione dei partecipanti nella ricomposizione personale dell’esperienza cognitiva vissuta, altri sono maggiormente vincolati alla realtà oggettuale evocata nell’ambito dell’attività pratica, come i laboratori sullo sviluppo del sistema di scrittura nell’antico Egitto o lo scavo archeologico simulato.