La scuola di Atene
Soggetto
Sala Educazione negli artisti
Descrizione

Ci sono due modi di guardare l’affresco della Scuola di Atene. Il primo è quello puramente estetico che consiste nell’ammirare la maestosità e l’armonia di forme e figure, lo splendido gioco di colori, l’equilibrio perfetto della composizione, le strutture, i rapporti, la prospettiva, su cui tale perfezione si basa. Il secondo punta sull’interpretazione dei messaggi che queste forme esprimono: si tratta della rappresentazione dei filosofi greci intenti a dialogare tra loro all’interno di un immaginario edificio classico. In questo senso l’affresco celebra, partendo dallo studio delle scienze e della filosofia, la ricerca razionale del vero (e quindi, per il pensiero classico, della divinità) come fine ultimo per la conoscenza di noi stessi. Come suggeriscono le figure di Platone (con l’indice alzato) e Aristotele (con il braccio teso in avanti), poste al centro dell’affresco, la conoscenza non può prescindere nè da ciò che interessa il mondo delle “idee”, nè dall’esperienza dei sensi. Come a dire che scienza, filosofia e spiritualità contribuiscono in egual misura alla formazione dell’uomo. La riscoperta, in epoca rinascimentale, del pensiero greco è funzionale a creare un clima culturale di eccezionale portata, a cui partecipa anche il cristianesimo. La Scuola di Atene è, infatti, speculare ad un altro affresco “La disputa del Sacramento” dove vengono esaltate la fede e la teologia. I due dipinti, contrapposti e complementari, ripropongono la complessità dei rapporti tra la cultura classica e cultura cristiana nel primo Cinquecento.

Autore
Raffaello Sanzio
Fonte

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Sanzio_01.jpg

Editore
Wikipedia
Data
1508/11
Formato
500 × 770 cm
Tipo
Affresco
Tipo documento
Gestione diritti

Public domain

Riferimenti bibliografici

Reale G., Raffaello, la Scuola di Atene. Una nuova interpretazione dell’affresco, Rusconi, Milano, 1997