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RADIO MUSEO

Piano Anagrafico
Denominazione della Struttura
Istituto Comprensivo Carpi 2, Scuola secondaria di primo grado Guido Fassi - Carpi, Modena
Indirizzo
Via Melvin Jones, 1
Partenariati
- Musei di Palazzo dei Pio, Museo monumento al deportato, Carpi, Modena
- Associazione Emilia 5.9
- Radio Bruno
- Fondazione ex campo Fossoli, Carpi, Modena
- Archivio storico comunale, Carpi, Modena
- Centro ricerca etnografica, Carpi, Modena
- Unione Terre d’Argine, Sistemi Informativi Associati, Carpi, Modena
- Museo diocesano Cardinale Rodolfo Pio,Carpi, Modena
- Comune di Carpi, assessorati alle politiche scolastiche e alle politiche giovanili
Anno Iniziativa
Anno Scolastico
2013/2014
Città
Carpi, Modena
Regione
A chi è rivolta l’iniziativa
scuola secondaria di primo grado (11-13 anni)
scuola secondaria secondo grado (14-18 anni)
Numero di partecipanti
140
Classi coinvolte
4 classi di scuola secondaria di primo grado e 1 di liceo
Intenzione educativa del progetto
(B) ricerca e approfondimento
(C) espressione rielaborazione
(B) Ricerca e approfondimento
costituzione autonoma di saperi
(B) breve approfondimento
Il progetto è stato suddiviso in due momenti principali: la prima psono state le attività di formazione e produzione di testi adatti a una trasmissione radiofonica
(C) Espressione, rielaborazione
esplorazione delle opere
costruzione collaborativa
(C) breve approfondimento
La seconda parte del progetto ha visto il coinvolgimento diretto degli studenti al museo, dove di fronte ai 100 oggetti e al patrimonio storico-artistico della città hanno esposto le loro conoscenze e le loro produzioni (tra gli oggetti sono compresi alcuni materiali del Museo Monumento al Deportato che per la loro complessità storica e simbolica sono stati assegnati alla classe del liceo)
Finalità del progetto
saper leggere e fare collegamenti
saper rielaborare autonomamente
Obiettivi prioritari
Connettere ciò che studiano con il mondo reale, utilizzando un mezzo di comunicazione che può sembrare poco attuale come la radio
Potenziare le capacità di ascolto, comprensione ed espressione
Stimolare la sensibilità letteraria, artistica e storica
Migliorare la produzione scritta e orale
Sviluppare un approccio curioso, attivo e creativo verso il patrimonio storico-artistico della loro città
Metodologia
Oltre alle classiche lezioni frontali sono stati adottati vari metodi didattici: passando dalle esperienze pratiche alla produzione multimediale, dalla visita guidata all’utilizzo di videoproiezioni e filmati (soprattutto nella prima fase di studio, per sopperire alla mancata fruizione degli spazi museali coinvolti dai lavori di ristrutturazione postsismica).
Descrizione sintetica del progetto
L’occasione è nata con la ricorrenza dei 100 anni dei Musei di Carpi, che ha visto l’inaugurazione della mostra “100 oggetti per 100 anni”. Il progetto – avviato con l’intenzione di creare un ponte tra studenti, musei e città – ha coinvolto 4 classi della scuola secondaria di I grado “Guido Fassi” e una classe del liceo scientifico “Manfredo Fanti”. I 100 oggetti presentati ai ragazzi sono stati da essi interpretati e restituiti in forma narrativa attraverso il mezzo radiofonico, superando il limite apparentemente determinato dall’impossibilità di farli vedere, per riscoprire l’incanto del racconto che va ascoltato.
Ricadute – obiettivi raggiunti
Non sono state somministrate ai ragazzi delle prove di verifica “classiche” inerenti ai contenuti trattati dal progetto. Il momento di verifica più significativo per ogni ragazzo è stata la produzione e la registrazione degli interventi radiofonici. A “esaminare” il valore dei loro prodotti è stato il pubblico che ha ascoltato e a volte commentato gli elaborati, e quello presente nei Musei durante i flash-mob.
Gli alunni hanno dimostrato di aver aumentato la loro capacità di esprimere oralmente concetti sia quando avevano di fronte un pubblico di uditori, sia quando avevano di fronte i microfoni di una radio. Sono stati capaci di coinvolgere attivamente il pubblico, tanto che in seguito alla messa on line delle registrazioni si è notato un aumento di visitatori interessati alla mostra sui 100 oggetti. Molti ragazzi sono diventati consapevoli del fatto che si può studiare non solo per conseguire la sufficienza in una prova scritta o orale in classe, ma anche per trasmettere cultura e far conoscere il patrimonio culturale della propria città, sfruttando tutti i mezzi di comunicazione.
Uno dei risultati attesi e ottenuti è che gli studenti e i loro docenti hanno imparato a conoscere il Museo cittadino e lo sentano proprio, avendone compreso appieno i contenuti storico-artistici, le potenzialità e il ruolo civico e sociale che riveste.
Rapporto con i curricoli scolastici
in ampliamento
Tipo di socializzazione
attività strutturata in piccoli gruppi
aggregazione a grande gruppo
Durata dell’attività
annuale
Spazio dell’attività
sale del museo/archivio
laboratorio scolastico (classe, atelier)
istituti di cultura (biblioteche, centri documentazione etc.)
Utilizzo del materiale
uso guidato (operatori, insegnanti)
Risorse per l’attività
specializzate
Se risorse specializzate indicare quali
Il progetto ha previsto in particolare il coinvolgimento di tecnici del suono e figure professionali competenti, che hanno introdotto i ragazzi all’utilizzo delle strumentazioni tecnologiche legate al mondo della radio.
Audiovisivi
audio
Multimediali
siti
Altro
Per produrre le registrazioni audio radiofoniche gli studenti hanno sperimentato mezzi di comunicazione che conoscevano solo dall’esterno, ma non nelle dinamiche di sviluppo di back office. L’interesse di studenti, docenti, operatori museali e tecnici ha creato un ottimo ambiente e un buon clima di lavoro, che ha portato alla reciproca comprensione della realtà in cui ognuno opera e dei differenti approcci.