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Un filo di storia

Descrizione

La sericoltura nelle Marche

Il progetto prende spunto dal dibattito in atto relativamente al valore del patrimonio culturale come bene da proteggere e rendere fruibile, non solo per il valore intrinseco, ma anche come risorsa per la comunità di riferimento, utile allo sviluppo sostenibile di un territorio e al miglioramento della qualità di vita delle persone che lo abitano. Il recupero di antiche competenze può creare nuove opportunità di lavoro.

La Sala Bianca dedicata alla sericoltura nelle Marche ha lo scopo di riportare alla memoria procedure e antichi mestieri di una comunità attraverso le immagini, le canzoni, e il racconto dei protagonisti perché il fruitore riviva quelle atmosfere e quelle emozioni, la gioia della condivisione e dell’appartenenza, la fatica, la fratellanza e l’amicizia; valori autentici che hanno permeato un territorio e la sua gente.

L’attività serica nelle Marche ha avuto un ruolo molto importante sul piano economico, ma soprattutto sociale e occupazionale. La nota laboriosità del popolo marchigiano ha inciso notevolmente sulla formazione di una struttura sociale rurale fondata sulla condivisione di valori tra le famiglie e nella comunità di riferimento.

Il lavoro nelle filande è stato anche fondamentale nel dare alle donne per la prima volta una propria identità sociale e indipendenza rispetto alla secolare soggezione agli uomini.

Nelle Marche la lavorazione della seta si fermava agli aspetti meno remunerativi: la bachicoltura, la trattura, la filatura e in piccola parte la torcitura, mentre le parti più redditizie come la tintura la tessitura venivano eseguite nelle botteghe delle città del Centro Nord, in Francia e in Inghilterra. Non si può negare però il ruolo che hanno avuto le Marche nel fornire materia prima al setificio, settore che dalla fine XIX secolo alla metà del XX ha contribuito all'esportazione di tessuti e macchinari per la tessitura portando l’Italia post-unitaria all’industrializzazione.

 

 

Bibliografia

Carotti M., Né acqua né luce, né strada…, 2018,  Le Mezzelane Casa Editrice ISBN, 2018.

Chiodi M.F., Le filande marchigiane tra 800 e 900, Regione Marche sviluppo economico, servizio tecnico alla cultura , Ancona, 2003.

Formiconi A., La seta nelle Marche e in Vallesina, Piccola Biblioteca Jesina, Jesi 2014.

Scisciani C., Trame di seta dalle filande la voce delle donne, Federazione Italiana donne, Arti professionali, Affari, Sezione di Jesi 2011.

Valenti Fiorelli G., La sericoltura a Jesi nell'Ottocento, in Anselmi S., Nelle Marche centrali Territorio, economia società tra Medioevo e Novecento, Jesi Cassa di Risparmio 1979.

 

Sitografia

GRUPPO DI RICERCA E CANTO POPOLARE LA MACINA. Canti e tradizioni popolari della cultura orale marchigiana. La Macina.  Retrieved December 23, 2021, from         http://www.macina.net/

Carotti, M.  Dischi e libri pubblicati. Ricerca di canti popolari e riproposta. Retrieved December 23,2021, from https://www.marinocarotti.it/ 

Samuele Trestini, Silvia Cappellozza, Carlotta Penone, Alessio Saviane, (2018). L’informatore Agrario: Allevamento del baco da seta, opportunità e produzioni. Serinnovation. Retrieved December 23,2021, from https://serinnovation.it/linformatore-agrario-n-44-2018/

 

Autore/i
Cristiana Paesani